Biblioteca di Latina, la riapertura impossibile: ancora un anno e mezzo di lavori

Biblioteca di Latina, la riapertura impossibile: ancora un anno e mezzo di lavori
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Sabato 25 Marzo 2023, 11:54

È l'estate del 2019 quando viene chiusa la Biblioteca comunale di Latina, lo annuncia a margine di una conferenza stampa l'assessore ai Lavori pubblici Emilio Ranieri. Erano lavori attesi, sarebbero dovuti partire mesi prima e durare quattro mesi. Sono passati quasi quattro anni, e la biblioteca è ancora chiusa. In mezzo una valanga di lavori iniziati, modificati, abbandoni, nuovi incarichi.

La scorsa settimana una nuova riunione voluta dal commissario straordinario del Comune Carmine Valente che intende riaprire almeno l'area dedicata ai bambini. «È necessario dare un segnale alla città - dice - non si può andare avanti con questo vuoto in un settore fondamentale come la cultura, non riuscirò a riaprire tutta la biblioteca prima di lasciare il Comune nelle mani del nuovo sindaco, ma vorrei almeno riaprire la sala dedicata ai più piccoli».

La scommessa del commissario Valente è aprire entro aprile. Sollecita gli uffici, chiede al progettista incaricato di risolvere il nodo della Manuzio, è lo stesso che risolto il caso del teatro D'Annunzio, gli chiede di correre e lui lo fa. «Tutti gli elaborati tecnici sono pronti - assicura l'ingegner Silvano Varsalona - ora ci sono i tempi burocratici necessari per un ente pubblico, si tratta ovviamente di uno stralcio dell'intervento complessivo che consentirà di aprire la biblioteca ragazzi, quindi ingresso, corridoio e uffici e alcune compartimentazioni dovendo portare a termine il resto dei lavori».

L'ANTEFATTO
Ecco, il resto dei lavori, quelli che consentiranno l'apertura di tutta la biblioteca.

In realtà erano pressoché finiti gli interventi relativi al progetto di ristrutturazione avviato nel 2019, quello che sarebbe dovuto durare appena quattro mesi e che includeva gli interventi necessari per ottenere per la certificazione di agibilità antincendio. Ma la fine dei lavori non si mai vista: prima i ritardi della ditta assegnataria che aveva difficoltà nel reperire materiali e personale per il cantiere e prezzi ritenuti sottodimensionati, poi, quando è stata presentata la Scia ai Vigili del fuoco la richiesta di una serie di "correzioni", una lunga lista di prescrizioni. Fino ad arrivare allo scorso maggio quando si dimette il direttore dei lavori. Resta tutto in bilico, l'amministrazione di Damiano Coletta cade, arriva il commissario prefettizio e lo scorso settembre anche il nuovo direttore dei lavori, l'ingegner Varsalona appunto.

Ingegnere, che tempi serviranno per arrivare alla riapertura? «È un intervento piuttosto complesso, servirà circa un anno e mezzo». Scusi ma i lavori non erano quasi terminati? «Ci sono alcuni aspetti importanti da risolvere, dobbiamo rimuovere tutto il controsoffitto, si tratta di un reticolato in metallo chiuso con il cartongesso, non è a norma e deve essere completamente rifatto».

L'enorme scala di sicurezza che è stata installata resterà al suo posto? «No, assolutamente no - questa volta a rispondere è il dottor Valente - è la prima cosa che ho chiesto al direttore dei lavori: tolga quella scala, è una cosa impensabile, enorme, bruttissima e porta via la maggior parte dei posti a sedere. Gli ho chiesto di riposizionarla, è una questione sia di fruibilità che di decoro degli ambienti».

La scala, che impedisce l'utilizzo di 18 scaffali, sarà quindi smontata e sostituita con una molto più "leggera", con un minor impatto rispetto a quella massiccia di ferro che ricorda le scale di sicurezza montate all'esterno degli edifici scolastici, ma lì servono in caso di necessità per l'evacuazione di centinaia di ragazzi, in questo caso nel soppolco salgono più o meno 4-5 persone. Comunque è stata montata circa un anno fa e sarà sostituita da rampa simile a quella già esistente. C'è poi il grosso lavoro del controsoffitto e dei lucernai, che anche per le difficoltà dell'intervento, la necessità di ponteggi e le misure di sicurezza da adottare, richiederà tempi piuttosto lunghi. Sarà poi necessario costruire tutto il nuovo appalto e il progetto esecutivo, procedere all'affidamento ed effettuare i lavori, difficile ipotizzare un termine inferiore all'anno e mezzo. Sono stati infatti individuati una serie di interventi necessari per ottenere il certificato antincendio: dalla linea elettrica che non era a norma in relazione ai nuovi rilevatori antifumo, all'aumento della capacità di aspirazione fumi, dalla sostituzione delle porte antincendio, alla realizzazione di ulteriori punti di areazione naturale, infine si dovrà effettuare il trattamento ignifugo delle superfici.

Intanto però è stata fatta una mini-variante e a giorni inizieranno i lavori, per circa 20.000 euro, necessari per aprire la biblioteca ragazzi. Un segnale importante per la città, uno spiraglio dopo tanti mesi in cui quel cartello di chiusura campeggia davanti alla porta della Aldo Manuzio.

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