Beatificazione di Gabriele Mattei, si chiude il processo diocesano

Beatificazione di Gabriele Mattei, si chiude il processo diocesano
di Mirko Macaro
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Domenica 4 Settembre 2022, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 20:23

Il lungo e articolato percorso per arrivare alla canonizzazione di Gabriele Mattei compie un altro passo avanti. Dopo essere stato proclamato servo di Dio, primo passo verso la santificazione, ora dopo ben quindici anni, si conclude il processo informativo diocesano per riconoscerne la beatificazione. La chiusura verrà formalizzata oggi pomeriggio, alle 17.30 presso il santuario lenolese della Madonna del Colle, la basilica mariana fondata proprio da Mattei, venerato fedele laico conosciuto come fra Deogratias.


Oltre all'arcivescovo di Gaeta Luigi Vari e agli officiali del tribunale ecclesiastico, interverranno monsignor Mariano Parisella, l'avvocato Sabatino De Simone e il professor Giovanni Pesiri: rispettivamente presidente del Comitato pro beatificazione, postulatore della causa e presidente della commissione storica, illustreranno i vari passi fatti dal 29 luglio 2007 - data d'inizio del processo - a oggi, anni in cui è stato elaborato un lavoro che a breve sarà trasmesso in Vaticano per essere vagliato dal Dicastero delle cause dei santi.
Dopo l'illustrazione del lavoro svolto per la ricostruzione della vita e delle opere di Mattei, spazio ai momenti ufficiali di chiusura del processo. Il notaio Vincenza Ciarlone leggerà il verbale, il postulatore presterà giuramento venendo nominato formalmente portatore del processo a Roma, l'Arcivescovo e i membri del tribunale passeranno alla firma del verbale e poi alla chiusura, tramite appositi sigilli, dei tre contenitori di documenti che verranno inviati per la fase romana della causa.


Nato a Lenola nel 1579, Gabriele Mattei vede cambiare la sua vita a 23 anni, poco prima di compiere un omicidio progettato insieme a dei compaesani per vendicarsi di un'offesa ricevuta. Un delitto secondo la tradizione scongiurato grazie a un ravvedimento ispirato da Dio e dalla Vergine Maria. Svolta cui segue la consacrazione del giovane a una missione: costruire una degna casa alla Madonna.
Ed ecco la progressiva nascita del santuario lenolese, che da subito inizia ad attirare folle di fedeli. «Un profondo desiderio di giustizia ha guidato tutta la sua esistenza, vissuta in povertà e semplicità e il lascito delle sue sostanze già in vita al santuario», sottolineano dalla Diocesi. «Negli ultimi anni affrontò ingiurie, ingiustizie e soprusi nel nome di Dio fino alla morte avvenuta il 3 dicembre 1656 per mano violenta». Non solo l'impegno in vita: nel corso del tempo a fra Deogratias sono state attribuite anche non poche guarigioni miracolose.
 

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