Axel Trolese e il pianoforte: a 25 anni suona nel mondo

Axel Trolese e il pianoforte: a 25 anni suona nel mondo
di Laura Alteri
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Martedì 24 Gennaio 2023, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 17:11

La passione per il pianoforte, l'orgoglio di suonare brani di mostri sacri della musica classica come Mozart, Chopin e Liszt, l'impegno quotidiano come insegnante e la creatività come performer: questo caratterizza la vita di Axel Trolese, musicista di Aprilia, che a 25 anni è già una stella della musica classica internazionale.
LA CARRIERA
Giovane e talentuoso, Axel Trolese sembra essere nato letteralmente con le dita sul pianoforte. «Ho iniziato a suonare a 4 anni e ho capito subito quale sarebbe stato il mio destino», spiega.
Inizia a studiare al Conservatorio Ottorino Respighi di Latina, poi, mentre si diploma al liceo Meucci di Aprilia, fa su e giù da Cremona per concludere gli studi in Conservatorio con il maestro Maurizio Baglini. Poi l'esperienza al Conservatorio Nazionale Superiore di musica e danza di Parigi, il corso all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e infine a Bruxelles.
IL PRIMO RECITAL
Già dalla carriera di studi si intuisce il talento di questo giovane che da anni tiene concerti da solista e attualmente è anche insegnante di pianoforte al Conservatorio di Castelfranco Veneto. «Aprilia è sempre nel mio cuore. Qui ho i miei familiari e tanti amici. Inoltre ad Aprilia ho avuto le mie prime esperienze musicali, come il primo recital da solista organizzato all'Auditorium dell'Istituto Rosselli, come ospite della scuola Amadeus, dove ho studiato per anni», racconta il 25enne.
L'amore per il pianoforte nasce tra le mura di casa, è un'eredità di famiglia: «Mio nonno regalò a mia madre un pianoforte verticale che iniziai a suonare per gioco a 4 anni, da lì non ho più smesso».
I CONCERTI NEL MONDO
Dopo aver vinto il secondo premio al concorso pianistico nazionale al teatro La Fenice di Venezia nel 2015, la carriera di Axel decolla in giro per il mondo: si esibisce al teatro La Fenice di Venezia, alla Società del Quartetto di Milano, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, al festival delle Nazioni a Città di Castello, al China Millennium Monument a Pechino e in California. Costanza nello studio e tanto innato talento gli permetteranno, a maggio, di esibirsi insieme a grandi artisti internazionali al Festival musicale di Dresda, in Germania.
«Come nello sport, anche nella musica non basta soltanto avere talento, ma bisogna studiare tanto. Prima si inizia, prima si ha modo di costruire le basi che rafforzano il talento. Dico sempre che ho imparato a leggere la musica, poi i libri», scherza Axel. «Ciò non significa che studio sempre tante ore al giorno. Dipende molto da cosa sto preparando, ma fino a quando il lavoro non mi soddisfa non smetto. Fortunatamente per me è una gioia, mai un sacrificio».
INSEGNANTE E MUSICISTA
Ad aiutare il giovane pianista nella sua carriera è la doppia natura di insegnante e musicista: «Le due cose si nutrono l'un l'altra. L'insegnamento mi rende un musicista migliore, più consapevole, mentre essere performer mi aiuta nell'insegnamento, perché riesco a trasmettere la passione ai miei studenti e conservo le abilità al piano».
IL DISCO
Il 25enne di Aprilia ha adesso in lavorazione un disco dedicato alla Spagna mentre un altro disco, prossimo all'uscita, è dedicato alla sinfonia Dante di Liszt, suonato insieme a Luigi Carroccia, pianista di Terracina.
Per Axel la musica classica permette un accesso diretto all'anima: «Con la musica classica puoi conoscere tutte le emozioni umane, da quelle più sublimi alle più corrotte. Non è musica che ascolti facilmente sotto la doccia: ci vuole attenzione profonda per scavare nella nostra emotività. Ai miei studenti dico che facciamo un vero e proprio yoga uditivo».
 

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