Stanotte ad Auckland nelle World Series debutta Luna Rossa: nel team italiano anche tre pontini

Luna Rossa
di Andrea Gionti
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 17:37

L'attesa è finita. Stanotte alle 3 nelle acque di Auckland, in Nuova Zelanda, scattano le World Series e la Christmas Race della 36/a edizione dell'America's Cup, la celebre competizione velica che salperà ufficialmente a metà gennaio con la Prada Cup. È la prima sfida in acqua delle "barche volanti", gli AC 75, i motoscafi che hanno sostituito i catamarani. La mente va subito al 2000 quando lo scafo italiano arrivò, non senza un pizzico di sorpresa, a giocarsi il titolo contro i campioni in carica del Team New Zealand, il sindacato defender sotto la guida di Sir Peter Blake, timonato da Russel Coutts, tra i più forti personaggi al mondo nel Match Race.

Il duello sarà proprio tra i padroni di casa di New Zealand e il consorzio caro a Patrizio Bertelli guidato dallo skipper riminese Max Sirena, ormai un veterano arrivato alla sua 7^ partecipazione: le World Series si disputeranno con la formula del Round Robin, con le imbarcazioni che si affronteranno tutte due volte, 4 regate al giorno di 25′ circa. Poi domenica sarà il turno della Christmas Race, una gara a eliminazione diretta che si svolgerà in un'unica giornata. Si parla pontino a bordo degli AC 75, mezzi leggerissimi in fibra di carbonio che "schizzano" a una velocità che può raggiungere i 50 nodi. C’è, infatti, il canottiere privernate Romano Battisti, 34 anni, argento olimpico a Londra 2012 nel “due di coppia” con il terracinese Alessio Sartori. Il fuoriclasse lepino delle Fiamme Gialle del remo di Sabaudia, che non ha mai nascosto di ispirarsi al suo amico Davide Tizzano - direttore del Centro di preparazione olimpica di Formia, che contribuì, come grinder di prua, alla vittoria del Moro di Venezia nella Louis Vuitton Cup del ’92 – sarà uno dei grinder, la sua nuova passione.

Un ruolo delicato e faticoso che richiede sacrificio e forza muscolare: di media in una competizione stile America’s Cup si arrivano a consumare 5.000 kcal giornaliere.

«Sarà un’avventura meravigliosa, è il sogno di ogni atleta far parte di un progetto così ambizioso», confessa Battisti. Alla sua terza Coppa America è invece Gerardo Siciliano, di Latina, “Mast and Rigging”, nel gergo tecnico albero e manovre, in pratica l’operaio arrampicatore che si occupa di manutenzione. Ha navigato con Riviera di Rimini (1998-1999) e TIM (Orma 60). E’ stato membro dello shore team durante la Volvo Ocean Race 2005 con "Pirates of the Caribbean". Nel 2008 vinse il circuito Audi Med Cup TP52 e il Mondiale TP52, concludendo entrambi gli eventi al secondo posto l’anno successivo. Recentemente si è occupato della preparazione del Volvo Ocean 70 "Abu Dhabi".

Alla sua terza esperienza è anche Angelo Napolitano, di Sabaudia, boat builder, che svolge mansioni manutentive delle parti meccaniche. Nel 2007 partecipò alla 32^ America’s Cup con Mascalzone Latino. Nel 2010 collaborò alla costruzione del catamarano Alinghi 5 per la 33^ Coppa America. Vanta diversi anni di esperienza nella costruzione di scafi da regata e nella messa a punto delle parti meccaniche.

Vedi anche > Da Londra 2012 ad Auckland: la sfida tra Battisti e Sullivan si ripete, ma stavolta a vela

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