Assistente giudiziaria trovata morta in casa, la Procura dispone l'autopsia

Assistente giudiziaria trovata morta in casa, la Procura dispone l'autopsia
di Elena Ganelli
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 13:35

Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte di Deana Scarpulla, la donna - dipendente del Tribunale di Latina - è stata trovata senza vita ieri mattina all'interno della sua abitazione in via Oslavia angolo via Armellini a Latina.

A dare l'allarme alle forze dell'ordine erano stati proprio i suoi colleghi di piazza Buozzi preoccupati che non si fosse presentata al lavoro, lei che era sempre puntualissima, e che non rispondesse al telefono dove l'avevano ripetutamente chiamata. Così sono stati i vigili del fuoco ad entrare nell'appartamento dove la donna, 53 anni, viveva da sola, attraverso una finestra: il corpo era sul letto con ancora indosso i vestiti del giorno precedente.

Sul posto sono arrivati anche gli uomini della Questura con i tecnici della Scientifica e due colleghi che hanno effettuato il riconoscimento: il decesso è dovuto a cause naturali, probabilmente a un arresto cardiocircolatorio ma saranno ulteriori esami affidati al medico legale a determinarne con certezza le ragioni e fugare ogni possibile dubbio. La donna, secondo quanto riferito da una collega, lunedì non si sentiva bene a causa di alcuni disturbi intestinali e nel pomeriggio, appena uscita dal Tribunale, era andata a farsi vistare dal suo medico che gli aveva prescritto alcuni farmaci. Poi era rientrata a casa.

La sua morte ha creato grande sgomento e dolore tra tutti i colleghi che lavoravano con lei dal 2018, anno in cui aveva preso servizio nel capoluogo pontino. Proprio di recente aveva partecipato al concorso per diventare funzionario e l'aveva superato. Ieri mattina al primo piano di piazza Buozzi - dove attualmente era impiegata presso l'ufficio decreti penali dopo avere lavorato come cancelliere per due giudici per le indagini preliminari - erano tutti increduli e con le lacrime agli occhi: magistrati, cancellieri e dipendenti del suo e degli altri uffici.
Deana Scarpulla, originaria della Sicilia, si era fatta volere bene per la sua grande disponibilità e i modi gentili che aveva nel rapportarsi con tutti.

Ieri mattina nella sua stanza, dove sullo schienale della sedia c'era ancora poggiata la giacca dimenticata lunedì pomeriggio, i colleghi hanno voluto poggiare un mazzo di fiori sulla sua scrivania in segno di affetto e amicizia.

La sua morte ha davvero gettato tutti nello sconforto tanto che il giudice Giorgia Castriota ha deciso preso atto che non c'erano imputati detenuti né procedimenti a rischio prescrizione di rinviare di una settimana tutti i processi inseriti nel ruolino della sua udienza preliminare di ieri mattina, in segno di affetto e rispetto per la collaboratrice scomparsa.

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