Arrivata a Gaeta la nave ammiraglia della Guardia di Finanza, la visita del prefetto Falco

Arrivata a Gaeta la nave ammiraglia della Guardia di Finanza, la visita del prefetto Falco
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Sabato 3 Settembre 2022, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 13:08

E' arrivata a Gaeta la nave ammiraglia della flotta navale della Guardia di Finanza. Il Pattugliatore Multiruolo P.04 “OSUM”, dopo aver lasciato il 4 agosto scorso la sede del cantiere navale Vittoria di Adria, ha intrapreso la prima crociera addestrativa e operativa che interesserà l’intera fascia costiera nazionale e ieri ha fatto tappa a Gaeta, storica sede della Scuola Nautica della Guardia di Finanza. Nella mattinata di ieri, l’Osum ha ormeggiato presso i moli della Caserma Bausan di Gaeta, dove rimarrà fino a lunedì 5 settembre, quando salperà alla volta di Livorno.

Ieri pomeriggio il prefetto di Latina, Maurizio Falco, su invito del comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Umberto Maria Palma, si è recato a bordo del pattugliatore multiruolo per una visita istituzionale per «apprezzarne direttamente le capacità e potenzialità operative, e partecipare al comandante e all’equipaggio, la vicinanza di tutte le Istituzioni», spiegano dal comando provinciale delle Fiamme Gialle.

Insieme al Prefetto, hanno partecipato alla visita anche il Questore, Michele Spina, e il tenente colonnello Michele Meola in rappresentanza del comandante provinciale dei Carabinieri, Lorenzo D’Aloia.

A riceverli il colonnello Palma, e il comandante del Centro Navale della Guardia di Finanza di Formia, Generale di brigata Antonello Maggiore, il comandante della Scuola Nautica del Corpo, ilcolonnello Amedeo Antonucci, e il tenente colonnello pilota Nicolino Vardaro, comandate del Gruppo Aeronavale di Taranto, reparto che ha in forza la nuova nave.

«Il prefetto Falco  ricevuto con gli onori di rito al suo arrivo a bordo, ha prima incontrato il Comandante dell’“OSUM”, Ten.Col. Rosario Vicedomini, e una rappresentanza del personale imbarcato - si legge in una nota della Guardia di Finanza - Dopo una breve presentazione delle caratteristiche, delle capacità e delle potenzialità della nave da parte del suo comandante, le autorità sono state accompagnate in una visita a bordo, potendo apprezzare in prima persona dotazioni, equipaggiamenti e le attrezzature che fanno dell’unità un gioiello al servizio della sicurezza pubblica in mare e che la rendono una “piattaforma multifunzionale”, particolarmente performante e tecnologicamente all’avanguardia».

Il Pattugliatore Multiruolo P.04 “OSUM”, può contare su un equipaggio composto da 32 militari ed è la nave più grande che sia stata progettata nella storia del Servizio Navale del Corpo - si legge nella nota - lungo 61 metri, largo 10, con un dislocamento di 501 tonnellate, è dotato di un motore Diesel-Elettrico, prima applicazione di propulsione green a bordo di una nave in dotazione ad una forza di polizia, che ne assicura una ragguardevole autonomia operativa fino a 15 giorni di navigazione continuativa, permettendo di coprire distanze di circa 2.000 miglia nautiche con velocità di 18 nodi, una riduzione dei costi di esercizio ed un minore impatto ambientale. La peculiare prua ad ascia (“AXE BOW”), garantisce eccellenti doti di tenuta al mare ed un incremento della capacità operativa in condizioni meteo marine avverse fino ad uno stato di mare formato 5. La nave dispone inoltre di due battelli di 9 metri per le azioni di Boarding team, indispensabili per le operazioni di salvataggio nonché di abbordaggio e controllo del naviglio sospetto. Sono presenti, altresì, un’area per l’appontaggio e decollo di un sistema a pilotaggio remoto (SAPR), in grado di aumentare notevolmente la capacità di scoperta e di intervento a largo raggio e un locale officina capace di assicurare supporto logistico anche fuori area nell’ambito delle missioni internazionali a cui partecipa il Corpo.

«La nuova unità, che costituisce la “Nave Ammiraglia del Corpo”, sarà chiamata a coordinare le attività di prevenzione e repressione dell’immigrazione irregolare e degli altri traffici illeciti via mare, in sinergia con le diverse componenti operative ed investigative della Guardia di Finanza e tutti gli altri attori istituzionali nazionali e sovranazionali, assicurando, così, un notevole potenziamento delle capacità di proiezione operativa per il contrasto dei fenomeni illeciti che attentano la sicurezza delle frontiere marittime del Paese e dell’Unione europea, anche nell’ambito di operazioni internazionali in cui il Corpo è presente ormai da decenni» chiariscono le Fiamme Gialle.

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