Spacciava cocaina dal bancone di un bar, alternando battute scherzose a strizzatine d'occhio. Tra un caffè e l'altro, così, i clienti venivano riforniti delle dosi di droga, in un locale sulla via Nettunense, a Campoleone (località Bellavista)tra Aprilia e Lanuvio. A porre fine alla lucrosa attività illegale di G.T. , 35 anni nome noto alle forze dell'ordine che gestiva l'esercizio commerciale insieme con il padre, sono stati gli agenti della Squadra anticrimine del commissariato di Genzano. L'uomo è finito in manette con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio e al momento dell'arresto ha tentato di negare ogni sua responsabilità, nonostante l'evidenza dei riscontri raccolti fino a quel momento.
Il blitz è scattato al mattino presto, quando la serranda del bar era stata appena alzata, e ha consentito agli agenti di polizia di rinvenire 5 grammi di polvere bianca occultati vicino alla cassa. Il grosso dello stupefacente è stato invece trovato nell'abitazione dello spacciatore. Come avviene spesso in casi del genere, la polizia non si è infatti limitata alla perquisizione sul posto di lavoro dell'indagato, ma è piombata a casa negli stessi minuti e ha passato al setaccio anche l'autovettura del trafficante attenzionato da tempo.
L'altro ieri il 35enne è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Velletri, dove è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Il patteggiamento gli ha consentito di ottenere, in alternativa al carcere, una misura attenuata come l'obbligo della firma davanti alla autorità giudiziaria due volte a settimana. La decisione di procedere all'arresto era scattata dopo l'appostamento degli agenti, impegnati in un'attività investigativa contro lo spaccio di droga nei pressi del bar, ben collegato dalla via Nettunense sia ai Castelli che ad Aprilia.
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