Ambufest chiuso dal 2020. La Asl: «Riapre a dicembre»

Ambufest chiuso dal 2020. La Asl: «Riapre a dicembre»
di Laura Pesino
3 Minuti di Lettura
Martedì 4 Ottobre 2022, 11:44

Nel 2016 era stato inaugurato alla presenza del governatore del Lazio Nicola Zingaretti: un servizio di assistenza per le cure primarie aperto in va sperimentale anche a Latina e a disposizione della cittadinanza nelle giornate del sabato e della domenica e in tutti i giorni festivi.

L'Ambufest, collocato nella stessa sede della Asl in via Battisti 48, in pieno centro cittadino, ha poi garantito per diversi anni prestazioni non legate all'urgenza, anche e soprattutto con lo scopo di evitare accessi impropri al pronto soccorso facendo fronte alle esigenze dei cittadini che potevano essere trattati, per patologie non gravi, in strutture diverse da quelle dell'emergenza. Se c'era un limite per l'Ambufest era al massimo quello di essere poco conosciuto e di essere decollato forse tardi rispetto alla sua attivazione. Ma senz'altro forniva una valida alternativa al ricorso all'ospedale nei giorni di festa, quando anche gli ambulatori dei medici di medicina generale restano chiusi.

La pandemia però lo ha cancellato e dal mese di marzo del 2020 non esiste più. La chiusura era stata disposta dall'azienda sanitaria nell'ambito di un piano di riduzione dei servizi per affrontare l'emergenza legata al Covid, con l'obiettivo di recuperare il personale medico e dirottarlo sull'emergenza in corsia. Ma nonostante le fasi alterne della pandemia, i picchi e le discese nella diffusione dei virus e nella pressione ospedaliera, nonostante il servizio sia stato ormai non solo riattivato in molte altre Asl del Lazio ma addirittura in qualche caso potenziato con le cure pediatriche, l'Ambufest in provincia di Latina non ha mai riaperto i battenti.

E non c'è modo di comprenderne le ragioni.

La direttrice generale della Asl Silvia Cavalli, pur non chiarendo la vicenda, annuncia però che la struttura verrà riapertura nei prossimi mesi. Dopo aver acquisito il parere favorevole del Comitato della medicina generale, è ora in fase di pubblicazione un avviso per raccogliere le adesioni da parte dei medici di medicina generale che dovranno prestare servizio nell'Ambufest.

«Contiamo di poterlo riattivare tra dicembre e inizio gennaio», spiega la manager. Intanto però in questi oltre due anni di assenza del presidio, tra Covid e altre patologie i pazienti hanno finito per riversarsi sul pronto soccorso del Goretti raggiungendo picchi spaventosi di sovraffollamento. A conti fatti nel fine settimana riuscire a essere visitati in pronto soccorso dopo aver passato il triage con un codice verde è una vera impresa. Si può attendere per ore intere, pomeriggio e notte compresa, seduti su una sedia perché le barelle sono terminate. L'emergenza era già stata evidenziata nei mesi estivi, con il picco di turisti e le ondate di caldo, e ora la situazione, con l'influenza alle porte, rischia di aggravarsi ancora. La provincia pontina risulta l'unica ad aver sospeso il servizio dell'Ambufest durante la prima ondata del Covid e a non averlo più riattivato. Eppure negli anni le prestazioni erogate sono notevolmente aumentate, passando dalle 3mila del 2016 alle 10mila del 2019.

© RIPRODUZIONE RISERVATA