Una rimodulazione del progetto originario, essendo cambiate negli anni parecchie condizioni. Tra le prime l’impegno della Fondazione che avrebbe dovuto gestire il Centro per trent’anni senza un piano economico e con un progetto definito, oggi «insostenibile» dalla Fondazione stessa.
«Sarà un ospedale ad alta diagnostica» - ha detto il direttore generale della Asl, Giorgio Casati. L’azienda si ritroverà a stretto giro una moderna Tac “Force”, a seguire la Rm tre Tesla e una sala operatoria “ibdrida” che nel Lazio si trova solo al “Gemelli”. «Il progetto finale che ne è venuto fuori ha più valore del precedente» - dice Coletta. La Fondazione manterrà la promessa e investirà i 13 milioni di euro per acquistare i macchinari e allestire la sala, l’università avra i locali di viale XVIII dicembre per spazi didattici e di ricerca collegati con l’ospedale. Mancano solo le firme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA