Latina, inchiesta Alba Pontina: l'accusa chiede 74 anni in secondo grado

Latina, inchiesta Alba Pontina: l'accusa chiede 74 anni in secondo grado
di Elena Ganelli
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Giovedì 9 Luglio 2020, 12:25
Settantaquattro anni di carcere. Questa la richiesta avanzata dal Procuratore generale alla Corte di Appello di Roma davanti alla quale ieri mattina ha preso il via il processo di secondo grado per una parte degli imputati del processo Alba Pontina.

E' stato il rappresentante dell'accusa ad aprire la prima udienza nei confronti dei nove componenti del clan Di Silvio che hanno optato in primo grado per il rito abbreviato e esattamente un anno fa, il 19 luglio 2019, sono stati condannati a pesanti pene: si tratta dei tre figli del capofamiglia Armando Lallà Di Silvio Gianluca, Ferdinando Pupetto e Samuele e di Gianfranco Mastracci, Daniele Sicignano, Valentina Travali, Mohamed Jandoubi, Hacene Hassan Ounissi e Daniele Coppi.

Ieri il Procuratore generale al termine del suo intervento ha chiesto la conferma del verdetto emesso dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma Annalisa Marzano che ha riconosciuto a carico dei figli di Lallà l'aggravante del metodo mafioso nell'azione di spaccio, favoreggiamento, violenza privata, riciclaggio, corruzione elettorale, intestazione fittizia di beni, estorsioni ai danni di commercianti, avvocati e commercialisti così come emersa dall'indagine condotta nel 2016 e nel 2017 con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e culminata nel giugno 2018 con l'arresto di 29 persone, tutte componenti del gruppo criminale.

La sentenza di primo grado ha condannato Gianluca Di Silvio a 17 anni e quattro mesi, Ferdinando Pupetto a 16 anni e sei mesi; Samuele a 16 anni e otto mesi. Per quanto riguarda gli altri imputati Gianftranco Mastracci è stato condannato a quattro anni e quattro mesi; Daniele Sicignano a cinque anni; Valentina Travali a quattro anni; Mohamed Jandoubi e Hacene Hassan Ounissi a quattro anni e due mesi ciascuno; Daniele Coppi a un anno e dieci mesi. In totale 74 anni di reclusione, gli stessi richiesti ieri dall'accusa.

La parola è poi passata all'avvocato Alessia Vita, uno dei legali del collegio difensivo, poi l'udienza è stata aggiornata al 18 settembre prossimi quando sono previsti gli interventi degli altri legali. E mentre è in corso davanti al Tribunale di Latina il processo con giudizio immediato a carico degli altri componenti del gruppo criminale - Armando Lallà Di Silvio, la moglie Sabina De Rosa, Angela, Genoveffa e Giulia Di Silvio, Francesca De Rosa, Tiziano Cesari e Federico Arcieri anche i due pentiti eccellenti di questo processo hanno scelto il rito abbreviato. Renato Pugliese e Agostino Riccardo, ex componenti del clan nei mesi scorsi sono comparsi davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma, Mara Mattioli che li ha condannati entrambi: Pugliese, a 4 anni e 4 mesi di reclusione, Riccardo a 5 anni e 4 mesi.
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