«Addio a uno di noi». Il lutto di Ponza e quella poesia sul Ferragosto di Gigi Proietti

La poesia scritta da Proietti per Ferragosto, a Ponza, immortalata da Rino Barillari
di Monica Forlivesi
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Giovedì 5 Novembre 2020, 15:08

A Ponza il firmamento, se non c'è luna piena che fa le stelle più pallide, ce l'hai addosso. Ti intenerisci, magari non lo fai vedere. Un bicchiere di vino, le canzoni, le battute... Però lo senti, dentro, un affetto particolare per la vita. Avverti la bellezza delle cose, della gente. Sono poesia le parole di Gigi Proietti, parla di Ponza, è il Ferragosto del 2001. È una poesia quella scritta, sempre a Ferragosto, questa volta 2010, dal grande artista in vacanza sull'isola: parole scritte su un foglietto ormai ingiallito.
Come non contraccambiare tutto questo amore onorando la sua memoria, e così - il giorno dei funerali che saranno celebrati a Roma - a Ponza sarà lutto cittadino. Il sindaco Francesco Ferraiuolo scrive: «Unendosi al sentimento di cordoglio espresso dalla cittadinanza nei confronti di Gigi Proietti, cittadino onorario dell'isola di Ponza, il Comune ha proclamato per il 5 novembre 2020, lutto cittadino. Pertanto ordina, in segno di lutto, l'annullamento di ogni manifestazione pubblica e la sospensione di attività ludico ricreative per la giornata di domani. Tutti i cittadini, istituzioni pubbliche, organizzazioni sociali e culturali e titolari di attività di ogni genere sono invitati a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più opportune».

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Il sindaco scrive sul suo profilo Facebook: «Celebre maestro ed artista, grande amico di Ponza ed estimatore dell'isola. A te, caro amico, va il nostro ultimo saluto!».
Mancherà tanto ai ponzesi Gigi Proietti, che aveva scelto l'isola come buen retiro, la sua seconda casa: «Per me e la mia famiglia - diceva - il paradiso da 50 anni è qui, a Ponza, da quando ci sono venuto la prima volta è stato un amore indissolubile». Dopo quella prima visita decise con la moglie Sagitta di acquistare una casa, a Santa Maria, affacciata sul porto, dove la sera cenavano sul terrazzo con gli amici e con le loro due figlie. Serate belle, in allegria, «perché a Ponza - diceva Proietti - faccio una vita normale, ricordatevi che la cosa difficile è la normalità, fare i vip è facile». E così nel 2019 la giunta municipale aveva deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria, ma la festa era stata sempre rimandata, un po' per via del cuore stanco del maestro, un po' per l'arrivo del Covid. Ma come dicono i ponzesi e il sindaco Ferraiuolo: «Gigi era ed è comunque ponzese, uno di noi». Per dirla con le sue parole: «Nte scordà che stamo a Ponza».
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