Impastava pizza da oltre 40 anni. Una vita trascorsa nel laboratorio a veder lievitare impasti, stendere, farcire, cuocere, sfornare. A Sabaudia Benito Della Folgore, che tutti chiamavano amichevolmente solo con il suo nome che era diventato quasi un marchi di fabbrica, si è spento ieri all'età di 83 anni. Con lui se ne va un pezzettino di storia della città pontina. Impossibile, per chi vive a Sabaudia o vi trascorre le vacanze, non aver assaggiato, almeno una volta nella vita, la sua pizza. Benito aveva aperto prima la storia pizzeria Il Cigno 1 in via Carlo Alberto e poi, assieme ai tre figli che hanno seguito le sue orme, anche una pizzeria al taglio proprio in piazza del Comune, Il Cigno 2. Ed è lì che, soprattutto d'estate, la sera, decine di persone fanno la fila per assaporare un trancio della sua pizza. Due attività storiche della città pontina conosciute da tutti e molto frequentate. Persino Francesco Totti è stato avvistato nella sua pizzeria.
«Siamo molto rammaricati per la sua scomparsa - ha dichiarato il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi - La sua era un'attività storica del nostro territorio.
«Non ho parole per ciò che è accaduto - ha scritto il nipote Lorenzo su Facebook - Te ne sei andato così senza dire nulla, all'improvviso. Questa notizia mi ha spezzato il cuore. Un'unica cosa ti chiedo: proteggici tutti quanti da lassù. Ti voglio infinitamente bene».
Sui social in molti lo ricordano. «Un'altra colonna di Sabaudia che se ne va» sottolinea qualcuno. «Ottimo portiere nel calcio e ottimo pizzaiolo»aggiunge chi ricorda la sua passione calcistica.«Una persona autentica e gentile che sorrideva e ti guardava sempre con gli occhi di un amico sincero» ricorda ancora un'altra persona. Ci sarà chi continuerà a impastare pizza e a sfornare bontà nel suo ricordo e nel suo nome ma Sabaudia perde un imprenditore che ha saputo ritagliarsi uno spazio nell'economia della città e nel cuore dei suoi tanti affezionati clienti.
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