Al termine i lavori tra Minturno e Cellole sulla rete idrica, Acqualatina: «Benefici per il sud pontino»

Il sopralluogo nel cantiere
2 Minuti di Lettura
Sabato 16 Maggio 2020, 10:00
«Dopo le pause dovute ai ritrovamenti archeologici nella Regione Campania e all’emergenza Covid-19, riprendono i lavori per il potenziamento della resilienza del sistema idrico attraverso la connessione delle reti di Minturno e Cellole».

Lo rende noto Acqualatina, gestore del servizio idrico integrato nell'Ambito territoriale ottimale 4 che comprende la provincia di Latina e altri centri di quella di Roma e Frosinone.
 
Tecnici e rappresentanti delle istituzioni hanno eseguito un sopralluogo congiunto sul cantiere nel Comune di Cellole per verificare lo stato dell’arte e i tempi di attivazione della nuova condotta.
I lavori sul versante laziale sono conclusi e la Regione Campania prevede che entro metà giugno verranno terminate anche le opere sul proprio territorio, attualmente al 95% di avanzamento.

«Con un investimento totale di circa 7 milioni di euro, i lavori sono finalizzati alla realizzazione di una nuova connessione di 11 km, di cui 3,5 nella Regione Lazio e circa 7 nella Regione Campania, che garantiranno circa 160 litri al secondo in più a favore del Sud Pontino, in caso di necessità. Queste opere si inseriscono nel più ampio piano di potenziamento del sistema idrico che Acqualatina sta portando avanti e che riguarda il recupero delle perdite di rete, il potenziamento delle fonti esistenti e le interconnessioni tra diversi sistemi. Obiettivo della strategia adottata da Acqualatina è l’incremento della flessibilità e della resilienza del sistema, in modo che possa far fronte a future emergenze, sia in termini di carenza idrica che in caso di fenomeni che dovessero inficiare la qualità dell’acqua delle fonti principali».

Proprio a proposito del recupero perdite «Acqualatina sta facendo ampio uso anche di tecnologie innovative come i droni con termocamera e geolocalizzatore per l’individuazione di perdite occulte, e tecnologie “no-dig” (senza scavo) per la realizzazione di interventi con il minor impatto possibile, tanto da essere annoverato come il primo gestore europeo a utilizzare le tecnologie di Pipecare per il risanamento delle reti idriche. Grazie a questi interventi, che al momento vedono cantieri in corso contemporaneamente su Formia, Gaeta e Minturno, si potranno avere a disposizione 175 litri al secondo aggiuntivi a favore del Sud Pontino, già dall’estate 2020».
© RIPRODUZIONE RISERVATA