Visto che il servizio fornito, almeno per i giorni coperti dalle ordinanze dei sindaci, non è conforme al contratto regolato dalle condizioni di fornitura, Confconsumatori ritiene che per i giorni di disservizio non sia dovuto alcun corrispettivo. «Invitiamo pertanto tutti gli utenti - si legge - a richiedere formalmente lo storno delle fatture per la parte relativa ai giorni coperti dalle ordinanze di non potabilità del servizio. Chiediamo anche ai sindaci del sud pontino di dare informazioni in merito allo stato di avanzamento delle attività poste in essere in sede di conferenza dei sindaci per deliberare la corresponsione di uno specifico indennizzo a carico di Acqualatina ed in favore delle utenze oggetto del disservizio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA