Acqua, i consumatori dell'Otuc chiedono risposte: «Disservizi e poca chiarezza»

Acqua, i consumatori dell'Otuc chiedono risposte: «Disservizi e poca chiarezza»
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 12:51

L'Otuc, Organismo di Tutela dei Consumatori della provincia di Latina, attacca Acqualatina dopo la riunione di ieri in presenza di Umberto Bernola, dirigente della STO, Segreteria Tecnica Operativa Egato4. «Ancora una volta - spiega Antonio Villano, presidente dell'Otuc di Latina - assistiamo, purtroppo, ad una gestione non sempre corretta da parte di Acqualatina nei confronti degli utenti dell'Egato4. Nello specifico sin dal 2020, anno del Covid, il gestore ha preso iniziative di riduzione di alcuni servizi senza alcun avviso all'utenza. Più volte abbiamo chiesto un incontro in quanto abbiamo riscontrato gravi disservizi».

L'organismo di tutela dei consumatori cita una serie di criticità, da tempo lamentate ma mai risolte. Innanzitutto le «mancate risposte o il trattamento con notevole ritardo dei reclami, quando nel frattempo vengono inviati solleciti di pagamento e lettere di messa in mora con importi parziali sull'intero insoluto con la dicitura l'importo insoluto a tutt'oggi ammonta a... indicando solo l'importo parziale e non quello reale. In tal modo non si comprendono le motivazioni e si disorienta l'utente» spigano i consumatori.

Ci sono poi delle critiche sulla mancanza di trasparenza sotto diversi aspetti della gestione del servizio. «Non si comprende - spiega il presidente dell'Otuc Antonio Villano - come vengono affidate le pratiche alle società di recupero crediti. Non si comprende inoltre come un utente che ha fatto richiesta di saldo e stralcio al gestore, possa ricevere una risposta da parte della società di recupero crediti. Abbiamo più volte chiesto - continua Villano - analiticamente anno dopo anno ovvero dal 2014 al 2021, l'importo numerico delle migliaia di metri cubi fatturati sia per l'acqua che per la fognatura e depurazione per il recupero delle somme investite e messe in fattura sotto la voce partite pregresse. Non è arrivata nessuna risposta con i dettagli richiesti»
C'è poi l'annoso problema dei costi legati alla gestione idrica delle isole pontine. «Abbiamo richiesto al gestore - spiga l'Otuc - di conoscere nel dettaglio quali azioni ha promosso nei confronti dei comuni di Ponza e Ventotene onde evitare che costi aggiuntivi notevoli ricadano su tutta l'utenza.

Si tratta di milioni di euro trasferiti o da trasferire in bolletta. Molto grave in particolare la situazione di Ponza dove a tutt'oggi non è stato possibile installare un dissalatore. Ne consegue che il gestore deve spendere circa 6 milioni di euro l'anno per il trasporto dell'acqua da Napoli a Ponza. I relativi costi incidono sull'articolazione tariffaria facendola aumentare del 4% per tutta l'utenza».

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