Accusati di omicidio, due romeni arrestati dalla Polizia a Cisterna

Accusati di omicidio, due romeni arrestati dalla Polizia a Cisterna
di Claudia Paoletti
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Sabato 23 Marzo 2019, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 12:45
Due cittadini romeni sono stati arrestati per omicidio da personale della Polizia di Stato della sezione anticrimine del commissariato di Cisterna, in esecuzione di provvedimento del pubblico ministero Giuseppe Miliano. Sono accusati del delitto di un connazionale avvenuto proprio a Cisterna, in  via Moscarello, il 4 marzo scorso.

Dan Puiu, 38 anni e Madalin Bogdan, 19 anni, devono rispondere dell'uccisione di Costantin Badalu, avvenuta tre settimane fa. La Polizia era intervenuta su richiesta del personale sanitario viste le    evidenti ecchimosi al volto della vittima. Le indagini  si concentravano sul ristretto cerchio di amicizie in cui la vittima gravitava ed in particolare sui quattro coabitanti del locale, dove il corpo era stato rinvenuto.

Infatti i due uomini e le due donne che vivevano nell'abitazione di fortuna, dopo aver ripulito la scena del delitto avevano cercato di indurre gli agenti a considerare il decesso come avvenuto per cause naturali a seguito di fortuita caduta per ubriachezza. I sospettati, tutti provenienti dalla Romania sono dediti al consumo di alcolici e si sostengono con saltuari lavori edilizi o agrari.

Gli investigatori, non convinti della ricostruzione, hanno disposto    intercettazioni telefoniche ed ambientali sia nella sala d’attesa del Commissariato che in un altro locale a Latina, dove i quattro  si erano trasferiti a causa del sequestro dell’abitazione di Cisterna . Le valutazioni del medico legale, gli  interrogatori e i risultati delle intercettazioni a carico dei connazionali della vittima, hanno evidenziato gravi indizi a carico dei due uomini, che avrebbero massacrato a pugni e calci la vittima colpevole di litigare rumorosamente con la compagna, disturbandoli nel loro riposo .

Si è appurato anche  il pericolo di fuga, poiché dalle intercettazioni sono emersi contatti con un connazionale autotrasportatore, che per duecento euro a testa avrebbe loro a breve, assicurato un trasbordo oltre frontiera in un vano di un Tir per trasporto merci.   I due fermati sono stati associati al carcere di Latina, mentre le due donne sono indagate per favoreggiamento avendo omesso di chiamare immediatamente soccorsi e ripulito la scena del crimine.
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