Abiti usati, rispuntano i cassonetti per la raccolta: ABC segnala il caso al Comune

Gli ispettori ambientali segnalano la presenza di raccoglitori in aree private ma accessibili a tutti. Verifiche in corso

Abiti usati, rispuntano i cassonetti per la raccolta: ABC segnala il caso al Comune
di Marco Cusumano
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 10:59

C'erano una volta i cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati. Una storia durata anni, finita miseramente con la scoperta di un giro abusivo di raccolta degli indumenti che faceva presa sullo spirito solidale dei cittadini, ma soprattutto sulla comodità di liberarsi facilmente dei vestiti vecchi.

I contenitori gialli, del tutto anonimi e abusivi, diventarono blu, poi grigi e infine sparirono del tutto, nel 2019. Ma da qualche mese sono rispuntati in città, per adesso soltanto in pochi punti, ma comunque ci sono. Almeno tre, due dei quali individuati in aree private: nel parcheggio di Latinafiori e in quello in viale Kennedy, davanti al centro commerciale.

Potrebbero non essere abusivi, ma sono stati segnalati comunque da Abc al Comune per le opportune verifiche. Sui cassonetti non è indicato il gestore del servizio, c'è solo un logo con l'indicazione "Azienda Certificata - Proteggiamo l'Ambiente", ma nessun nome dell'azienda, solo un numero di cellulare per la "raccolta dei rifiuti ingombranti".
Telefonando a quel numero risponde un operatore, spiega però che a Latina il servizio non è attivo perché non è stato affidato, loro si occupano di altri comuni nel Lazio, ma non di Latina.

GLI INTERROGATIVI
Per capirne di più chiediamo chiarimenti al direttore di Abc, Silvio Ascoli: «I nostri ispettori ambientali hanno individuato tre cassonetti in città. Li abbiamo segnalati al Comune che dovrebbe attivarsi per gli opportuni approfondimenti. I nostri raccoglitori per abiti usati si trovano invece all'interno dell'isola ecologica e sono gestiti in maniera completamente diversa».
In che modo? Il cittadino deve recarsi nelle isole ecologiche (via Bassianese, via Massaro e Chiesuola) portando il documento di identità e la bolletta Tari pagata, così può gettare gli abiti usati negli appositi cassonetti.
Come vengono utilizzati questi rifiuti? «Vendiamo il prodotto a circa 250 euro per tonnellata - spiega Ascoli - ricavando in totale circa 15.000 euro all'anno. L'acquirente è la "Rau" di Roma».
La "Rau" è una società cooperativa che svolge il servizio di raccolta differenziata di indumenti usati e accessori di abbigliamento attraverso i cassonetti gialli in diversi comuni nel centro Italia: Lazio, Marche, Toscana, Abruzzo, Umbria e Molise.

UN SISTEMA SCOMODO
La raccolta degli abiti usati a Latina non è certo comoda come quando erano presenti i cassonetti in ogni angolo della città, nel 2018 erano quasi 150.

Il fatto di aver legalizzato un sistema abusivo è meritevole, ma i cittadini avrebbero di certo gradito un sistema analogo a quello precedente.

Perché è stato deciso diversamente?
«Innanzitutto - risponde Ascoli - abbiamo fatto una scelta di educazione del cittadino. Nel momento in cui si passa alla raccolta porta a porta è opportuno eliminare ogni tipo di contenitore in strada, perché altrimenti si creano mini discariche, è inevitabile e infatti sta accadendo anche vicino ai cassonetti degli abiti rispuntati recentemente. Aggiungo un altro esempio. Nel sistema porta a porta spesso viene escluso il vetro, in alcuni comuni sono rimaste attive le campane per la raccolta del vetro in strada. Noi abbiamo deciso di eliminare anche quelle, proprio per il discorso dell'educazione del cittadino. Magari tra qualche anno, quando il porta a porta sarà davvero un'abitudine per tutti, si potrà valutare di ripristinare le campane per il vetro. Ma adesso sarebbe controproducente».

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