Abbattimenti dei cinghiali, a Cori scoppia il caso

Abbattimenti dei cinghiali, a Cori scoppia il caso
di Stefania Belmonte
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Venerdì 12 Giugno 2020, 08:21

Il Comune di Cori pensa all'abbattimento dei cinghiali e l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) è sul piede di guerra. Il sindaco Mauro De Lillis ha ascoltato le richieste di cittadini ed agricoltori sui danni degli ungulati, ma gli animalisti si ribellano. Il sindaco ha scritto alla Regione Lazio, chiedendo un intervento sul territorio di Cori e Giulianello e poi ha incontrato Luciano Pieralli, presidente dell'ATC Ambito Territorio Caccia Latina 1. Ieri un altro incontro anche con la polizia provinciale e l'azienda faunistico-venatoria. Il Comune di Cori si spiega in una nota - riceve quotidianamente segnalazioni di danni dalle imprese e da cittadini preoccupati per i pericoli per la circolazione su strade comunali e provinciali. Una faccenda, quest'ultima, risolvibile per gli animalisti con l'app di segnalazione Life strade che interviene proprio nella prevenzione del rischio e di cui rivendicano l'efficacia: gli incidenti sono stati azzerati - dicono. Il problema più grosso riguarda però invece un presunto conflitto d'interessi. Chiamare i cacciatori per valutare la popolazione ungulata è per l'Enpa un vero paradosso: Il Comune di Cori dice ha affidato ad una azienda faunistica venatoria, anziché ad un istituto scientifico, il compito di valutare la presenza di cinghiali. Gli interessi economici sulla specie sono altissimi, anche per via della vendita illegale delle carni». Inoltre la legge 157/1992 sulla tutela della fauna e gestione faunistica prevede il coinvolgimento di guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali: «Ed è illegittimo il coinvolgimento di figure private come i cacciatori. Inoltre, lo stesso articolo 19 impone l'applicazione di metodi ecologici: dissuasori acustici o meccanici e le recinzioni elettriche, che dovrebbero essere fornite gratuitamente all'agricoltore». Dal Comune di Cori precisano però che al momento non è stato fatto alcun affidamento . Ultimo aspetto, non trascurabile per l'Enpa, riguarda invece la natura stessa dei cinghiali: si tratta di una fauna matriarcale. Quando viene abbattuta la femmina dominante, le altre femmine del branco generano a loro volta altri branchi. Sarebbe quindi proprio l'eccessiva pressione venatoria la causa del proliferare dei cinghiali.
Stefania Belmonte
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