Festa della Liberazione: «Oggi come allora riconquisteremo la Libertà»

Festa della Liberazione: «Oggi come allora riconquisteremo la Libertà»
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Lunedì 26 Aprile 2021, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 17:19

«Mantenere alto il significato storico e valoriale della ricorrenza», è con questo obiettivo che la Prefettura di Latina ha organizzato la cerimonia nel giorno della Festa della Liberazione ieri mattina al Parco Falcone e Borsellino di Latina dove è stata deposta una corona al Monumento ai Caduti. Alla cerimonia erano presenti il Prefetto Maurizio Falco, il vescovo Monsignor Mariano Crociata, il presidente della Provincia Carlo Medici, il sindaco del Capoluogo Damiano Coletta e i vertici delle Forze armate oltre ai rappresentanti dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani.

«Due brevi riflessioni - ha esordito il Prefetto - solo perché il vento della pandemia soffia ancora sulle nostre strade e ci restringe in numero ed in tempi ridotti anche oggi, in occasione della celebrazione del 25 aprile.

Il pensiero va a chi ha combattuto per noi la barbarie nazi-fascista ed a chi anche adesso, contro un nemico diverso, occupa le trincee della difesa dello Stato democratico; ed offre, ora come allora, esempi di generosità fino all'estremo sacrificio, meritandosi il ringraziamento commosso e indiscusso di tutta la Comunità. Il parallelismo si impone anche perché proprio da domani, 26 Aprile 2021, a 70 quasi di distanza, con un'altra, diversa guerra in atto, sembra schiudersi un nuovo percorso di speranza e libertà per tanti concittadini».

Il sindaco Coletta ha sottolineato: «Il 25 aprile dovrebbe essere un giorno di festa perché nel ricordare quel giorno ricordiamo il sacrificio di donne e uomini della società civile, che hanno combattuto per la riconquista di un diritto inalienabile: la Libertà. Oggi non abbiamo lo spirito per festeggiare. Siamo troppo provati dal dolore e dalle preoccupazioni per il presente e per il futuro del nostro Paese. Ma non possiamo e non dobbiamo perdere la fiducia e la speranza proprio perché altre volte nella nostra storia abbiamo saputo rialzare la testa. Ecco perché proprio oggi questa celebrazione ha un valore particolare». «Non perdete la speranza - ha concluso - ci aspetta un momento di ricostruzione in cui proprio il vostro apporto diventa necessario».
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