Colori regioni: zona rossa-arancione, tutte le regole (spostamenti, bar, autocertificazione, sport)

Colori regioni: zona rossa-arancione, tutte le regole (spostamenti, bar, autocertificazione, sport)
di Cristiana Mangani
7 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Marzo 2021, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 23:42

Con un doppio salto indietro la Sardegna retrocede da regione bianca e passa direttamente in zona arancione, mentre il Molise migliora e va dal rosso all'arancione. L'Italia si presenta oggi tutta rossa o arancione, segnale che l'indice del contagio, sebbene con un andamento in lieve flessione, continua a non mollare. Rimane rossa la Campania, come  la Lombardia, il Lazio, il Piemonte, la Provincia autonoma di Trento, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, l'Emilia Romagna, la Puglia e il Veneto.

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Per la settima settimana consecutiva la cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità ha registrato segnali in peggioramento, e ha invitato a «mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali». E dunque restanoo vanno in arancione l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, il Molise, la Sicilia, la Sardegna, la Toscana, l'Umbria, la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano.

Quali sono le possibilità di spostamento consentite da queste nuove disposizioni?

Seconde case

La questione seconde case è stata molto discussa nell'ultima settimana. Nei giorni scorsi alcuni governatori si sono mossi in autonomia e hanno firmato ordinanze che impediscono l'accesso nel loro territorio a chi, pur essendo titolare di una seconda casa, non sia residente nella regione. 

TOSCANA

Fino all'11 aprile stop per chi non ha la residenza. Sono ammessi gli arrivi nelle seconde case solo a chi ha motivi di salute, lavoro, studio o gravi situazioni di necessità. Il presidente Giani ha precisato che «il raggiungimento della seconda casa da parte di non residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione».

SICILIA

Per quanto riguarda invece la Sicilia, «resta la regola del tampone: chi arriva sull’isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

Altrimenti, per chi non si vuole sottoporre a tampone o test rapido, c’è sempre la possibilità di sbarcare ma restare in quarantena. Eseguiti questi adempimenti, quindi, chi vuole potrà recarsi nella sua seconda casa».

 

CAMPANIA

In Campania zona rossa, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha chiarito che il divieto di andare nelle seconde case riguarda i cittadini campani, ma anche i residenti fuori Regione . «Chi arriva per motivi gravi o di salute - ha chiarito De Luca - deve comunque certificare la propria vaccinazione o di aver fatto il tampone e di essere risultato negativo. Ma è vietato andare nelle seconde case, e chiedo ai sindaci di fare i controlli più rigorosi possibili, altrimenti nella settimana di Pasqua avremo decine di migliaia di persone in movimento, e cominciamo da zero ad avere di nuovo un'onda d'urto di contagi che si diffonde».

VALLE D'AOSTA

Tra le prime regioni a 'blindarsi' la Valle d'Aosta, ancora in zona arancione, con un'ordinanza che vieta «a coloro che non risiedono nel territorio della Regione», "gli spostamenti in entrata per recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (cosiddette seconde case)».

ALTO ADIGE

Stessa linea per Alto Adige, dove il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato l'ordinanza numero 15 che vieta a chi non risiede in Provincia di Bolzano di raggiungere le seconde case sul territorio altoatesino, a meno che non vi siano comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità.

GLI SPOSTAMENTI

Seconde case a parte, rimane il divieto di spostamento tra le regioni sia in zona arancione che in quella rossa. Si può uscire dal proprio luogo di residenza soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Gli orari restano invariati: coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo. «Sono consentiti esclusivamente - è scritto nel dpcm - gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».

 

In particolare per la zona arancione. «E' vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita». È consentito «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Il transito «sui territori in zona arancione è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del decreto».

Per la Zona rossa «E' vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

BAR E RISTORANTI

Zona arancione

Bar e ristoranti sono chiusi. Resta consentita la sola consegna a domicilio. E fino alle 22 sarà ammessa la ristorazione con asporto, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar asporto consentito solo fino alle ore 18,00.

Zona rossa

Bar e ristoranti chiusi. Così come per la fascia arancione sarà consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche.  Per i bar asporto consentito solo fino alle ore 18.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI

Zona arancione

Restano aperti i negozi, i centri commerciali dal lunedì al venerdì aperti, ma chiusi i giorni festivi e prefestivi.

Zona rossa

In base a quanto specificato nel decreto, «sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità». Rimangono chiusi i negozi di abbigliamento, di calzature e le gioiellerie.  Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Aperte, invece, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

LO SPORT IN UN DIVERSO COMUNE

Zona rossa

E' consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

Zona arancione

E' possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5.00 alle 22.00, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), purché si trovi nella stessa Regione o Provincia autonoma. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda inoltre che, ai sensi del Dpcm, per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini. Le indicazioni del governo ricordano, comunque che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone

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