Zona bianca Lazio da quando? Ecco come cambiano le Regioni a giugno

Zona bianca, quando tocca al Lazio? Ecco come cambiano le Regioni a giugno
di Cristiana Mangani
6 Minuti di Lettura
Lunedì 31 Maggio 2021, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 10:26

È stata firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, l'ordinanza che dispone da oggi 31 maggio, il passaggio delle regioni Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in zona bianca. La road map dell'Italia colorata verso il bianco sembra ormai delineata. Entro il 14 giugno - se i dati continueranno a mantenersi in calo - tredici tra regioni e province autonome entreranno nella fascia dove sparisce il coprifuoco e restano come unici obblighi la mascherine e il distanziamento sociale. In pratica (stima la Coldiretti) a metà giugno quasi 7 italiani su 10 (69%) per un totale di 40,9 milioni di persone si troveranno in zona bianca. Mentre le altre regioni potrebbero raggiungere l'obiettivo entro fine giugno.

Ristoranti e bar al chiuso anche in zona gialla, in bianca via il coprifuoco. Orari, cerimonie, discoteche: le regole

E così, dopo le prime tre regioni, dal 7 giugno saranno in zona bianca anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. E dal 14 dovrebbe toccare a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla provincia di Trento.

Le ultime sette regioni ancora gialle potrebbero cambiare colore dal 21 giugno, con l'inizio dell'estate. Il calendario delle riaperture prevede (per le regioni non bianche) il via libera dal 15 giugno ai matrimoni con cerimonia, parchi tematici e congressi; dal 21 giugno via il coprifuoco; dall'1 luglio riprendono infine corsi di formazione, centri benessere, sale giochi, eventi sportivi al chiuso, piscine coperte.

Covid e varianti, «accelerare i richiami». E Speranza: ci vorrà la terza dose 

La decisione di partire con le prime tre regioni in zona bianca è stata presa dal ministro Speranza sulla base delle indicazioni arrivate dall'Istituto superiore di sanità. Il Decreto riaperture di maggio all'articolo 13 stabilisce i criteri e si riferisce a quelle regioni «nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive». Dopo le aperture previste per l'inizio della prossima settimana, l'ulteriore step riguarderà Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, provincia di Trento e Puglia. Queste sei regioni devono ancora confermare il dato sotto i 50 per due settimane: quindi la data chiave per loro è il monitoraggio dell'11 giugno per il passaggio in bianco dal 14.

Video

Tutte le altre regioni/province autonome nell'ultimo monitoraggio di venerdì 28 maggio avevano un'incidenza sopra i 50: Calabria (61), Campania (66), Marche (55), Provincia autonoma di Bolzano (59), Sicilia (53), Toscana (59), Val d'Aosta (79), Basilicata (62). Quindi nella miglior delle ipotesi potrebbero passare in fascia bianca non prima del 21 giugno se riusciranno ad andare sotto i 50 per i prossimi tre monitoraggi consecutivi. C'è da dire che considerando la media di ieri, tutte stanno migliorando il dato con le Marche che sono già scese sotto i 50 (47). Sicilia e Toscana sono vicinissime (entrambe a 52). La Sicilia, comunque, pur avendo una bassa incidenza, al momento è l'unica regione dove ci sono zone rosse: si tratta di 4 comuni in provincia di Palermo - Geraci Siculo, Lercara Friddi, San Cipirello e Vicari - che saranno in lockdown fino al 3 giugno.

Cambia il colore e cambiano le regole:

COPRIFUOCO

Sparisce il coprifuoco. Non più alle 23, oppure a mezzanotte, ma sarà orario libero. E potranno riaprire in anticipo alcune attività ancora chiuse per decreto (Dl 18 maggio 2021).

RISTORANTI

Altro grosso passo in avanti è quello che riguarda i ristoranti. In base alle nuove linee guida delle Regioni, salta il limite di 4 persone al tavolo. Anche se rimangono in vigore l'obbligo di distanziamento e l'uso delle mascherine quando non si stia mangiando e bevendo. Mascherina obbligatoria quando si va alla cassa a pagare, oppure si circola per il locale, divieto di assembramento, sanificazione nei luoghi chiusi e aerazione, oltre all'adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori.

E' tempo di riaperture per i parchi tematici e di divertimento, sale da gioco, scommesse, bingo, casinò e piscine al chiuso, che in zona gialla, invece, riapriranno dal 1° luglio. Ripartono gli spettacoli anche itineranti, le fiere e le manifestazioni, i matrimoni e le altre cerimonie (festeggiamenti consentiti dal 15 giugno in zona gialla).

MATRIMONI E CERIMONIE

Via libera a feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose. In zona gialla sono consentite dal 15 giugno. In un primo momento sembrava che per le cerimonie effettuate nelle zone bianche non fosse necessario alcun obbligo, a cominciare dal green pass. Invece, le regioni hanno fatto retromarcia e hanno imposto l'obbligo della certificazione per partecipare alle feste di matrimonio: sarà necessario anche nelle zone bianche. In una nota, la Conferenza ha spiegato che «le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'art. 1, comma 14, del decreto-legge 33/2020, e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all'articolo 9 del dl 52/2021 anche in zona bianca». Dunque, gli ospiti di banchetti per matrimoni, battesimi e comunioni dovranno esibire il certificato di avvenuta vaccinazione con entrambe le dosi, o di guarigione dal Covid-19 o ancora di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come previsto dal decreto del 18 maggio. Per il settore della ristorazione e per le cerimonie, le Regioni chiedono di «definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d'aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita».

PALESTRE E PISCINE

In zona bianca è consentito l’utilizzo delle docce nelle palestre e nelle piscine, con distanziamento di due metri una persona dall'altra. Non sono previsti ingressi contingentati nei mercati all’aperto e sulle spiagge libere.

DISCOTECHE

Potranno riaprire anche le discoteche ma senza ballare. Si potrà ascoltare la musica, mangiare e bere. Ma sarà vietato stare sulla pista. A tale proposito il commissario per l'emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo ha inviato al Comitato tecnico scientifico e alla Conferenza delle Regioni il protocollo messo a punto dal Sindacato dei gestori dei locali (Silb) chiedendo di valutare la possibile riapertura in sicurezza proprio sulla base delle indicazioni contenute nel documento tecnico e, soprattutto, di considerare l'ipotesi di vaccinare i più giovani proprio all'interno dei locali, una proposta avanzata dal sindacato che aveva dato la disponibilità ad organizzare degli open day. Si deciderà nelle prossime settimane, anche alla luce dell'esito dei due test event che si terranno probabilmente il 12 giugno al Praja di Gallipoli e il Fabrique di Milano con una serie di regole che, in attesa del green pass, saranno valide per tutti i locali: tampone nelle 36 ore precedenti l'ingresso in discoteca, biglietti limitati, acquistabili solo online e sbloccati solo dopo l'esito del test, nuovo tampone sei giorni dopo l'evento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA