Campania zona arancione, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta restano rosse. Primi segnali di diminuzione intensive

Campania zona arancione, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta in rosso. Rt nazionale cala a 0,85
di Mario Landi
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Venerdì 16 Aprile 2021, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 10:12

La zona rossa solo per tre Regioni, Puglia, Valle d'Aosta e Sardegna, con la Campania entra ufficialmente in zona arancione, colore (e restrizioni) confermate anche per le altre Regioni. Questa è la nuova mappa dei colori compilata dalla Cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute

L'indice di trasmissibilità è sceso ancora, raggiungendo il valore nazionale di 0,85, e fanno sperare i primi segnali di una diminuzione della pressione sulle terapie intensive ed i reparti ospedalieri. Tuttavia i valori, sia pure in lieve discesa, restano ancora elevati ed è dunque necessario, ha avvertito il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, tenere la «guardia alta». 

 

Bozza Iss: rischio alto in Calabria, moderato in 16 Regioni, basso in 3

Si osserva «un'ulteriore diminuzione del livello generale del rischio», con una Regione (Calabria) che ha un livello di rischio alto (contro 4 della scorsa settimana). Sedici Regioni/PPAA, contro 15 della scorsa settimana, hanno una classificazione di rischio moderato (di cui 4 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre Regioni (Abruzzo, Campania, Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso.

Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. I dati sono relativi alla settimana 5/4/2021-11/4/2021 aggiornati al 14/4/2021.

I dati di mortalità» per Covid-19 «purtroppo decrescono molto lentamente, ma d'altra parte anche l'incidenza» dei casi «decresce molto lentamente». Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, oggi durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19​ della Cabina di Regia, sottolineando anche che «abbiamo dati di lenta decrescita sia per quanto riguarda i ricoveri di area medica sia per quanto riguarda la terapia intensiva».

Sempre molto elevato, invece, il numero dei decessi, pari a 429 nelle ultime 24 ore.

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Iss: terapie intensive sopra la soglia, ma primi segni di lieve calo

Continua la pressione sulle terapie intensive ed i reparti ospedalieri con un tasso di occupazione a livello nazionale al di sopra della soglia critica sia in terapia intensiva (39% rispetto alla soglia di allarme fissata al 30%) che in area medica (41% contro il 40% della soglia critica), che tuttavia per la prima settimana mostrano segnali di una lieve diminuzione. Lo evidenziano i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute all'esame della cabina di regia tecnica. Resta alto il numero di Regioni/PPAA con un tasso di occupazione in intensiva e aree mediche sopra soglia (14 contro le 15 della settimana precedente).

Questa settimana si osserva ancora una diminuzione della incidenza settimanale, che è pari a 160,5 per 100.000 abitanti nel periodo 05/04/2021-11/04/2021 contro 210,8 per 100.000 abitanti nella settimana precedente del 29/03/2021-04/04/2021. 

L'incidenza resta tuttavia elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.

La Valle d'Aosta con 319 casi ogni 100mila abitanti è la regione sempre in testa per incidenza Covid sulla popolazione, ma in calo rispetto alla scorsa settimana quando aveva fatto registrare 416 per 100mila abitanti.

Segue sempre la Puglia con 261 (era 258 nello scorso monitoraggio), poi la Campania con 238 (contro 199 passato) e la Basilicata con 237 (contro i 130 dello scorso monitoraggio.

Il Piemonte che nel monitoraggio scorso era terzo con 238, ora registra un'incidenza di 205. La Provincia autonoma di Bolzano e il Molise sono le regioni con il più basso valore rispettivamente 83 e 89 casi Covid per 100mila abitanti. Nel passato monitoraggio il Molise era però a 58.

Il valore dell'incidenza nazionale è 182 ogni 100mila abitanti, in lenta discesa ma lontana, sottolinea l'Iss, dalla soglia di sicurezza di 50 per 100mila abitanti. Questo il quadro della situazione in tutte le regioni secondo l'ultimo monitoraggio (dati 15 aprile):

Abruzzo 123

Basilicata 237

Calabria 184

Campania 238

Emilia-Romagna 181

Friuli Venezia Giulia 156

Lazio 161

Liguria 165

Lombardia 164

Marche 155

Molise 89

Piemonte 205

P.A. Bolzano 83 P.A. Trento 128

Puglia 261

Sardegna 161

Sicilia 192

Toscana 209

Umbria 102

Valle d'Aosta 319

Veneto 134

Totale nazionale 182.

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza ha rimarcato come «data la situazione epidemiologica e considerando le iniziali previste riaperture di molte attività, è importante che i cittadini rispettino regole di comportamento individuale estremamente prudenti». Il punto, ha ancora commentato il presidente dell'Iss, è che «abbiamo accumulato un tesoretto e vediamo una luce che brilla di più man mano che aumentano i vaccinati, ma c'è ancora strada da fare». Quindi un invito a non sottovalutare il grido d'allarme dei camici bianchi in prima linea: «Quello che dicono i medici delle terapie intensive bisogna ascoltarlo. C'è ancora una congestione nei reparti e - ha concluso Rezza - bisogna essere molto cauti».

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