Yana Malayko, il corpo della 23 enne uccisa dall'ex non si trova: sospese le ricerche. In un video lui trasporta un sacco nero

Dumitru Stratan, 34 anni moldavo, il presunto assassino, è in carcere a Mantova e tiene la bocca chiusa

Yana Malayko, il corpo della 23 enne uccisa dall'ex non si trova: sospese le ricerche. In un video lui trasporta un sacco nero
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 14:07

Il corpo di Yana Malayko (o Maliko) non si trova e per questo gli investigatori hanno deciso di sospendere, da questa mattina, le ricerche. Lì, nel laghetto in località Valle, nelle campagne di Castiglione delle Stiviere, al confine con la provincia di Mantova e Brescia, non è stato raccolto alcun elemento che possa confermare la presenza del cadavere della 23enne uccisa forse a coltellate venerdì scorso dall'ex fidanzato. Per questo dopo le ricerche condotte fino a tarda ora sabato con droni e un elicottero oltre ai sommozzatori, questa mattina la zona era deserta. E non si è nemmeno pensato di cercare altrove.

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L'ex fidanzato arrestato

Dumitru Stratan, 34 anni moldavo, il presunto assassino, è in carcere a Mantova e tiene la bocca chiusa.

Non vuole collaborare con carabinieri e procura e continua a non dare indicazioni su dove abbia gettato il cadavere dell'ex fidanzata. Gli investigatori continuano ad essere convinti che l'autore dell'omicidio, volontario e premeditato, sia lui e aspettano che dica dove ha gettato il corpo della ragazza di origine ucraina che lavorava come barista, pronti a rimettere in moto la macchina delle ricerche. Ad inchiodarlo sarebbero i filmati di alcuni telecamere che lo hanno ripreso mentre trasportava verso la sua auto un sacco nero dell'immondizia dove, secondo chi indaga, avrebbe avvolto la ragazza dopo averla ucisa per sbarazzarsi del cadavere.

 

Il delitto

Ci sarebbero anche alcuni testimoni che lo avrebbero visto nei pressi del laghetto situato in una torbiera ricca di vegetazione. Prende sempre più corpo l'ipotesi che il delitto sia avvenuto al termine di un furioso litigio, l'ennesimo, scoppiato a casa della ragazza, un appartamento sopra il bar dove lavorava, condiviso con la titolare del locale e sorella dell'assassino. Dove si sia consumato il delitto, se in quell'alloggio oppure in quello attiguo dove prima la 23enne abitava con l'ex fidanzato e che aveva abbandonato dopo la rottura della relazione, non è ancora chiaro. Anche il movente resta oscuro, anche se la pista della gelosia dell'uomo nei confronti della donna è preponderante. Emerge che a dare l'allarme ai carabinieri, venerdì sera, è stato un familiare di Stratan: è probabile che l'uomo si sia confidato e che abbia spinto il parente ad intervenire. Subito sono partite le ricerche, ma di Yana, molto conosciuta in paese, nessuna traccia dopo due giorni. 

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