Fare a botte non vi fa fighi, non siete grossi, non siete invincibili, non siete uomini, non siete ragazzi, siete solo animali, ammazzare di botte una persona è da mostri e non da uomini. A un mese dalla morte di Willy Monteiro Duarte, pestato dal branco a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre, Milena, la sorella dell'apprendista chef di ventuno anni ucciso con calci e pugni solo per avere tentato di intervenire in difesa di un amico, parla del suo "fratellone" che non rivedrà più varcare la porta di casa e crescere con lei, ricorda quei drammatici momenti e condanna la violenza. "Tutti ti vedono come un eroe, tutti ti ammirano, tutti ti ringraziano per il tuo gesto... - scrive in un messaggio pieno d'amore sulla sua pagina Facebook - Un gesto che in pochi, pochissimi avrebbero fatto, un gesto che ti è costato la vita. Chissà che sarebbe successo se ti fossi girato dall'altra parte, chissà se sarebbe morto qualcun altro al tuo posto, saresti ancora qui con me, saresti ancora qui a rompermi le scatole, saresti ancora qui a progettare il tuo futuro, a lavorare sodo per realizzare i tuoi sogni, saresti ancora qui Willy... Io avrei ancora il mio fratellone... Non starei annegando nel dolore, nello stress, nel vuoto".
E ammonisce chi fa della violenza il proprio credo. Come i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, ora in galera e accusati dell'omicidio di Willy con Mario Pincarelli e Francesco Belleggia (ai domiciliari). "Non lo accetto e non lo accetterò mai... - aggiunge - Spero almeno che il tuo sacrificio serva a far capire alla gente che con la violenza non si risolve nulla, che la violenza serve solo a farci rimanere in un mondo che non si evolverà mai, che se si ha bisogno di sfogarsi, di dare cazzotti e calci ci sono sacchi da boxe e che ammazzare di botte una persona è un gesto associato ad un mostro e non a una persona. Spero che ora i ragazzi ci penseranno due volte prima di fare a botte perché non vi fa fighi, non siete grossi, non siete invincibili, non siete uomini, non siete ragazzi, siete animali".
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Willy, lo sfogo della sorella a un mese dalla morte: «Ciao fratellone. Ammazzare di botte è da mostri»
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Martedì 6 Ottobre 2020, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 07:28
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