Lo ha affermato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in apertura del convegno «Non lo chiamate amore - vittime, carnefici e falsi amori», tenutosi nella Sala Koch di Palazzo Madama.
«Un titolo - ha aggiunto la presidente del Senato che sottolinea in maniera efficace che amarsi è di per sé il contrario della violenza in ogni suo aspetto. Parlare di violenza contro le donne proprio oggi, nel giorno di San Valentino, la festa degli innamorati, è particolarmente significativo. Amore è una parola di cui spesso si abusa. Quante volte abbiamo sentito frasi come “atto passionale” o “estremo gesto d'amore” o ancora “amore malato”?»
«Ricordiamoci - ha detto ancora Casellati - che le parole pesano e vanno usate sempre con grande responsabilità. Sotto questo punto di vista, anche gli operatori dell'informazione devono esserne consapevoli. Dobbiamo prendere atto della necessità di un nuovo approccio culturale a questo fenomeno: nessuna misura penale, processuale o economica contro la violenza domestica può dirsi efficace se non è sostenuta da un impegno altrettanto incisivo sul piano educativo e formativo».
«È fondamentale prevenire per vincere le paure, prevenire per non essere complici ignavi di un nemico che, come è stato detto, non bussa alla porta perché ha già le chiavi di casa e colpisce proprio nell'ambiente che invece dovrebbe essere sinonimo di sicurezza: la famiglia. Le leggi non bastano se non cambiano le menti», ha concluso Casellati.
Il convegno, organizzato dall’avvocato Marco Meliti, presidente di DPF, associazione di Diritto e psicologia della famiglia, e coordinato dall’editorialista di Messaggero e Mattino, Paolo Graldi, ha visto prendere la parola dopo la presidente del Senato, Casellati, il Garante per l’infanzia e adolescenza, Filomena Albano; la sociologa Marina D’Amato, l’europarlamentare Caterina Chinnici, la psicologa e consulente del Tribunale di Roma, Maddalena Cialdella, la sostituto procuratore generale presso la corte d’Appello di Roma, Simonetta Matone, la presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli; la giornalista Flavia Perina; Silvia Mazzoni, professore associato di Psicologia dinamica dell’università Sapienza; Luciana Sangiovanni, presidente della prima sezione del tribunale civile di Roma e Ada Spadoni Urbani di Fidapa.
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