Coronavirus, scoperta dalla Finanza una villa affittata per feste: violate le misure emanate per l'emergenza

Coronavirus, scoperta dalla Finanza una villa affittata per feste: violate le misure emanate per l'emergenza
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Mercoledì 11 Marzo 2020, 18:41
Una villa usata abusivamente, anche violando le ultime norme di sicurezza varate dal Governo per l'emergenza coronavirus. Altro che "Io resto a casa", lo slogan poteva essere: "Venite qui che stasera si balla e si mangia tutti insieme". Violazioni delle prescrizioni imposte dal decreto ma anche personale impiegato «a nero», illecita somministrazione di alimenti e bevande e, infine, anche un furto di energia elettrica stimato in circa 7mila euro: una serata per celebrare la festa della donna con tanto di serata danzante e cena, organizzata senza nessuna autorizzazione in una villa adibita ad abitazione civile, è stata scoperta e bloccata dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno a Scafati (Salerno). Al titolare della villa, che è stato denunciato dalla Procura di Nocera Inferiore, è stata contestata una sanzione amministrativa da 15mila euro. Nella villa, che ospitava una vera e propria attività di ristorazione «in nero», erano stati allestiti tavoli per una cinquantina di commensali, al costo di 20 euro a persona, pubblicizzata con volantini, cartelloni e anche sui principali social.

Sono stati i Finanzieri della Compagnia di Scafati che, in occasione dell’intensificazione dei controlli predisposti per la festa dell’otto marzo, hanno effettuato un controllo all’interno di una villa che, su alcuni volantini circolati in città nei giorni scorsi e sulla cartellonistica esposta all’ingresso, veniva reclamizzata come location per eventi e cerimonie, presso la quale, nella particolare occasione, si sarebbe tenuto un evento ad hoc, così come, tra l’altro, pubblicizzato anche sui principali social media. Quando i militari sono entrati nella struttura, tutto faceva pensare ad un ristorante in piena regola: camerieri addetti a servire ai tavoli oltre 50 commensali, un responsabile di sala, cuochi intenti a preparare le pietanze del menù all’interno di una cucina dotata di attrezzature professionali. Quando, però, è stato chiesto al proprietario di esibire la licenza commerciale e le autorizzazioni previste, questi ha ammesso di esserne sprovvisto: una vera e propria attività di ristorazione “in nero”. Anche le 7 persone trovate a svolgere attività lavorativa sono risultate non regolarmente assunte. Al proprietario della struttura, pertanto, oltre alle violazioni in materia di impiego di lavoratori in nero, è stata contestata l’illecita somministrazione di alimenti e bevande che prevede la sanzione amministrativa del pagamento di una somma fino a 15.000 euro.

Data la generale situazione di abusivismo constatata, le Fiamme Gialle hanno approfondito il controllo e, con la collaborazione di tecnici specializzati della società di gestione della rete, appositamente intervenuti sul posto, hanno riscontrato la flagranza del furto di energia elettrica, realizzato attraverso un sofisticato quanto pericoloso sistema di by-pass collegato ad alcuni pannelli fotovoltaici, che consentiva l’allaccio illegale alla rete pubblica: addirittura grazie a questo sistema l'Enel rimborsava al proprietario il costo della stessa energia accumulata illegalmente.
Il mancato introito stimato per la società di gestione della rete è stato di oltre 7.000 euro. Il proprietario della villa è stato perciò denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore (SA) per il reato di furto aggravato di energia elettrica e per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, atteso che la serata, tra l’altro, è stata organizzata in violazione delle prescrizioni imposte dall’Autorità di Governo per l’emergenza “coronavirus” sulle distanze di sicurezza da garantire agli avventori del locale.

 
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