Belluno, ventenne si uccide alla vigilia dell'esame di maturità e lascia un bigliettino: «Perdonatemi»

foto di repertorio
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Martedì 9 Giugno 2020, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 14:35

AGORDO - Un bigliettino in cui ha provato a spiegare alle persone più care le ragioni di un gesto tanto intimo quanto estremo. In quelle righe ha fatto riferimento alla situazione sentimentale e anche ai timori legati all'esame di maturità che avrebbe dovuto affrontare a breve. Fragilità che per lui, vent'anni compiuti da pochi giorni, erano diventate insormontabili al punto da spingerlo a decidere di dire addio. Ragioni che lo hanno indirizzato verso un luogo appartato, lontano dagli occhi di chi gli voleva bene, ma vicino a casa, a mettere in atto il piano. Una sequenza di operazioni che probabilmente aveva studiato da tempo e a cui sabato ha dato seguito.

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I SOCCORSI Il corpo senza vita dello studente è stato trovato in un capanno vicino all'abitazione, in un comune dell'Agordino. A trovarlo sono stati i familiari che, dilaniati dal dolore, non hanno avuto altra possibilità che chiamare i soccorritori. Quando il personale del 118 e i carabinieri sono arrivati sul posto per lui purtroppo non c'era più nulla da fare. Dell'accaduto è stata informata immediatamente la Procura della Repubblica che al termine degli accertamenti di rito ha firmato il nullaosta concedendo ai familiari la possibilità dell'ultimo addio.

IL SALUTO Ieri pomeriggio il rito funebre al quale hanno partecipato i familiari più stretti, oltre agli amici intimi ai quali non aveva confidato nulla delle sue difficoltà e delle sue incertezze. Le istituzioni locali hanno scelto di non commentare la vicenda. Stessa decisione anche da parte della scuola frequentata dal ragazzo, un istituto superiore del bellunese, in cui ieri pomeriggio sono proseguiti gli scrutini. Rimangono gli interrogativi, quelli destinati a rimanere per sempre senza una risposta. Quelli che in queste ore rendono inconsolabile il dolore dei congiunti ma anche quello dei tanti amici che non possono che farsi domande sui segnali che avrebbero potuto cogliere ma che, evidentemente, lui ha sempre conservato gelosamente. Impedendogli di venire a galla e di diventare materia di discussione. Non è noto il rendimento scolastico del ragazzo e a questo punto è soltanto un dettaglio irrilevante. Un particolare che non cambia le proporzioni enormi della tragedia.

LA RETE DI SUPPORTO «Non è un caso che le persone che compiono un gesto estremo non ne parlino con nessuno - spiega una psicologa bellunese, che per ragioni professionali chiede di non essere citata - non è insolito provare emozioni tanto disperanti e che facciano pensare a soluzioni di questo tipo. Ma è triste che queste vengano maturate, forse anche complice il periodo dell'isolamento. Il consiglio è sempre quello di trovare in tutti i modi aperture per la comunicazione. Il dolore lo possiamo provare tutti ed è possibile sia lancinante. A fare la differenza è la possibilità e la capacità di parlarne e di condividerlo». 



Sos Suicidi. Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.678



 

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