Il ponte acquisterà sicurezza ma perderà uno dei tratti distintivi dell'opera, il gioco continuo di rimandi tra la trasparenza del vetro e la laguna sottostante, dopo aver già dovuto rinunciare all'illuminazione, tolta perchè finiva per confondere i pedoni. Resta aperta la questione dell'ovovia, prevista originariamente per il trasporto dei disabili e mai entrata in funzione. «Siamo ancora in attesa - conferma Zaccariotto - ma una svolta potrebbe arrivare con l'ormai prossima approvazione del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche)».
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