«Temiamo danni consistenti agli edifici più rappresentativi come la basilica di San Marco e Palazzo Ducale, alle opere della cultura ma anche al Tribunale, alla Corte d'Appello e alla sede del Comune che ha avuto danni importanti». «Il problema - insiste Zappalorto - è che non si potranno quantificare se non fra qualche mese» quando si vedrà l'effetto del sale sulle pietre.
E quindi «bisogna tenere alta l'attenzione. Al di là di quanto successo Venezia è un patrimonio dell'umanità non solo una città del Veneto». A questo punto - osserva - «non aggiungo la mia voce alle critiche», pur ammettendo che «forse si poteva fare di più e prima».
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