Sputi e insulti, ma anche preso per il collo e buttato a terra. Un “cittadino non distratto” ha avuto la sola colpa di segnalare ai passanti la presenza di borseggiatori per arrivare ad esser aggredito. È il riassunto di due episodi avvenuti ieri, prima la mattina in campo San Filippo e Giacomo, poi nel primo pomeriggio mentre aiutava un gondoliere a non far fuggire due ladre a San Zaccaria. Questa è solo una piccola parte della giornata da incubo per i portafogli dei visitatori (e dei residenti) di Venezia.
LA GIORNATA
Una giornata iniziata male sin dalle prime ore, visto che già nella mattinata, sempre secondo il racconto del testimone, c’era coda davanti alla caserma dei carabinieri per lamentarsi di quello che accade in città. Sebbene però non si arrivi così spesso alla denuncia, perché, come racconta lo stesso “non distratto”: «Cosa faccio? denuncia contro ignoti?». Anche perché il fenomeno ultimamente sta prendendo una piaga sempre più grave, con il rischio che ormai si abbia il timore di andare in giro, vista la paura di farsi sottrarre il portafogli. Il primo racconto si riferisce alla mattinata, quando i borseggiatori si sono fatti beffe dell’uomo al punto da farsi riconoscere quasi come fosse una sfida. A quel punto il testimone è uscito e ha iniziato a urlare ai passanti di stare attenti ai portafogli.
Incuranti, i borseggiatori l’hanno preso per il collo gettandolo a terra.
LA SERA
Altro momento caldo è la prima serata: «Alle 21 invece è piazzale Roma il luogo prescelto, sia vicino ai bus che ai vaporetti. Venezia è terra bruciata, piena di borseggiatori, sia uomini che donne». E questo è un elemento nuovo, perché se nel recente passato il territorio di conquista era spartito, con le giovani dell’est che lasciavano campo libero agli uomini delle bande provenienti dalla Romania, ora la caccia è talmente grossa che c’è spazio per tutti. «Siamo preoccupati perché sono violenti e minacciosi. Mediamente troviamo circa 10-12 portafogli svuotati per le calli, compresi veneziani», fanno sapere dai “non distratti”.