Veneto, triplicati i contagi (+159). Zaia: «No alle mascherine a scuola»

Veneto, triplicati i contagi (+159). Zaia: «No alle mascherine a scuola»
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Giovedì 20 Agosto 2020, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 16:19

Sono 159 i casi di positività al Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore. Il dato complessivo dei contagi sale a 21.534 dall'inizio dell'epidemia. Lo riferisce il bollettino della Regione. È uno balzi più alti nei nuovi infetti dalla fine de lockdown, il 18 maggio scorso. Il maggior numero di casi riguarda la provincia di Treviso, (+91) con un nuovo focolaio in un'azienda di carni, e 25 turisti trovati contagiati al rientro dalla Croazia. Si conta anche una nuova vittima, che porta il totale dei decessi in regione a 2.100. Le persone attualmente positive sono 1.789, i soggetti in isolamento 6.565.

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I tamponi


«I tamponi fatti ad oggi sono 1.416.948, il numero dei positivi è aumentato a 21.534, il 18 maggio erano 18.950. Se non si fanno i tamponi, non si trovano i positivi». E il Veneto li fa, sottolinea Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel punto stampa di oggi nella sede della Protezione Civile regionale. «Il 18 maggio gli isolati erano 3.870, oggi sono 6.565. I dimessi sono 3.808«, continua Zaia. Diminuiscono, invece, i ricoverati che al 18 maggio erano 541, oggi sono 118: di questi 35 sono positivi. Sempre il 18 maggio i ricoverati in terapia intensiva erano 51, oggi invece sono 8. Il Governatore del Veneto ha specificato che 3 di questi 8 pazienti ricoverati in terapia intensiva sono a Padova: tra questi anche la bambina di 5 anni, la quale è risultata positiva al Covid-19, ma la patologia che l'ha portata al ricovero è di altra natura. Sulla ripartura delle scuole, il governatore dice: «Le dobbiamo aprire in sicurezza, ma le dobbiamo aprire», ma aggiunge: «io sono contrario all'obbligo per i bambini dai 6 anni in su di portare la mascherina. Parliamo di bambini che devono portare la mascherina per 6 ore in classe».

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«Chiediamo un ulteriore sforzo ai medici di base, che sono fondamentali, perchè ci aiutino a creare quel network sul territorio per testare tutti i docenti e gli operatori prima dell'avvio delle scuole in Veneto. Sono i pazienti, si tratta di circa 95.000 persone: diviso per il numero dei medici, significa non più di 20 test rapidi ciascuno». È l'appello lanciato oggi dal governatore del Veneto, Luca Zaia, dopo l'accordo che il Governo ha fatto con le rappresentanze die medici di base per i tamponi al personale della scuola prima della ripresa delle lezioni. «Il Governo ci ha detto di avere fatto un accordo con tutti i medici di base, abbiamo qualcuno però - ha aggiunto Zaia - che non si rende disponibile Io faccio appello ai nostri medici perchè ci aiutino a realizzare questo network per la scuola nel territorio». Per gli insegnanti che provengono da fouori Veneto, e non hanno quindi a disposizione il proprio medico di base, la Regione, con le Ulss, ha detto Zaia, dà piena disponibilità a far loro i tamponi.  

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 «Io non voglio diffondere allarmismo, però vi dico che oggi il tema vacanzieri è un tema che pesa. Indicatore che poi si aggiunge ad altri positivi», sottolinea Luca Zaia, nel punto stampa di oggi sui dati della Regione Veneto. «Stiamo rafforzando i punti di accesso rapido, presenti in tutte le Ulss, dalle 7 del mattino alle 13, sabato e domenica compresi. Rendono ancora più semplice la vita dei cittadini», aggiunge. Il Governatore ha precisato la sua volontà di emanare un'ordinanza o una circolare per fare test a cittadini che provengono dalle zone della città di Adge, nella Francia meridionale, «perché lì c'è un mega focolaio». 

 
 
 

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