Niente da fare per il piccolo Valerio Buzzo, il ragazzino di 12 anni che lo scorso 2 giugno è stato travolto da un'auto a San Nicola la Strada, nel casertano, mentre attraversava un incrocio a bordo della sua bicicletta. Il giovane è morto all'ospedale di Caserta, dopo quattro giorni di agonia.
Troppo gravi le ferite che il 12enne aveva riportato alla testa, a causa di quel terribile impatto, avvenuto in via Leonardo da Vinci con una Lancia Y: il ragazzino era stato sbalzato con forza sul parabrezza e subito dopo aveva sbattuto nuovamente sul selciato. Al volante dell'auto c'era un 19enne, indagato inizialmente per lesioni gravi. Ora l'accusa diventerà di omicidio stradale.
Il cellulare scomparso
La Polizia municipale di San Nicola la Strada sta cercando di far luce sui dettagli della vicenda, sotto il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere: sembra che il 19enne alla guida dell'auto non abbia in alcun modo visto il 12enne in bici, non essendo stato rinvenuto alcun segno di frenata sull'asfalto.
Sul luogo dell'incidente non è stato trovato nemmeno il cellulare della vittima. Quando i familiari hanno provato a chiamare, il dispositivo risultava spento.
La Polizia Municipale ha rilanciato un appello diffuso dai familiari tramite i social: chiunque lo avesse trovato è invitato a consegnarlo presso la sede del Comando di via Paul Harris, a San Nicola La Strada. Il testo dell'appello è stato firmato dall'agente Lino Tiscione, che si è occupato dei rilievi insieme alla collega Pasqualina Iannone.
Il dolore di una città
In questi giorni i cittadini di San Nicola la Strada si sono stretti attorno ai familiari del 12enne, rimasto in coma per quattro giorni, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Caserta. Alla fine è arrivato il tragico epilogo, che ha fatto sprofondare la cittadina nel dolore.
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