Vaccini over 80, il Lazio finirà il 30 e la Sicilia solo tra un mese: la Babele delle Regioni

Vaccini over 80, il Lazio finirà il 30 e la Sicilia solo tra un mese: la Babele delle Regioni
di Cristiana Mangani
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Aprile 2021, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:48

Regioni in ordine sparso sulla vaccinazione per gli over 80. A leggere i dati raccolti da una ricognizione sulla popolazione più anziana, sui fragili e sui caregiver, emerge un quadro abbastanza contraddittorio riguardo alla quantità di dosi realmente inoculate ai più anziani. Perché c'è chi inserisce come dato, quello dei già vaccinati, chi dei vaccinati e prenotati e chi di quanti ancora dovranno essere immunizzati.
Insomma una gran confusione, dalla quale si deduce che molte regioni viaggiano in maniera spedita: il Veneto, che su 358.540 soggetti ne ha immunizzati, almeno con la prima dose, il 92%, e che prevede di concluderli all'incirca domani. Il Lazio che ne ha vaccinati l'80% su 400.605 e che chiuderà a fine aprile, insieme con i fragili. E la Lombardia che ha finito la corsa per gli over 80 e i fragili, e sta effettuando le ultime domiciliazioni, mentre dal 16 aprile farà partire le prenotazioni per i caregiver.

Vaccino, caccia alla fiala nel dark web: così si rischia la vita per un'illusione

Vaccini Lazio, il sito per le prenotazioni va in tilt. Nuovi tagli sulla consegna delle dosi


GLI ASSENTI
Nel report sulle somministrazioni della prima dose effettuate, spicca un 90% della Sicilia (315.915 over 80 da vaccinare entro il 15 maggio).

Nell'isola, però, devono fare i conti con un altro problema, ben più complicato, e cioè che il 46% della popolazione anziana non si è proprio prenotato. Qualcuno perché non ha supporti tecnologici - smartphone o computer -, qualcuno perché non ha chi possa aiutarlo, e qualcun altro per un fatto culturale o il timore di sottoporsi a qualcosa che non si conosce, come il vaccino. E certamente - spiegano dalla Regione - «non possiamo inseguirli con il forcone o costringerli».


I RITARDI
Nel prospetto mancano i dati della Liguria, dove - chiariscono - «contano di prenotare tutti gli over 80 entro maggio e gli over 70 e gli estremamente vulnerabili entro giugno. Mentre sono state temporaneamente sospese le prenotazioni dei caregiver al di sotto dei 60 anni». In Campania risulta prenotato e quasi vaccinato (entro il 25 aprile) circa l'80% degli anziani, e poco meno del 50% dei fragili. Sardegna al di sotto della media generale, dove la campagna di vaccinazione praticamente non è cominciata. E anche la Calabria è all'incirca alla metà dell'opera, considerato che anche in quel territorio si sta presentando lo stesso problema della Sicilia, con anziani che rifiutano la prenotazione o non sanno come farla. Sarà per questo che province come quella di Chieti stanno cercando di superare il blocco e hanno fatto partire una massiccia campagna di vaccinazione a domicilio. Il prefetto Armando Forgione e il direttore dell'Asl, Thomas Schael, sono riusciti a far vaccinare l'80 per cento degli anziani della provincia, con punte anche superiori, fino al 95% dei piccoli centri. Così che su 25.497 over 80 che hanno aderito alla piattaforma regionale, hanno già avuto la somministrazione, almeno della prima dose, 20.413.


LE DOMANDE
Altra questione sulla quale ogni Regione ha seguito un percorso autonomo, è quello dei caregiver: su 725.923 anziani e 577.975 fragili registrati in Lombardia, sono 850 mila gli accompagnatori, conviventi, che hanno chiesto di avere il vaccino. La regione ha accolto le domande sulla base dell'autocertificazione, e possono essere fino a tre per ognuno. Massimo due persone in Campania che, comunque, ne prevede 64.421, e la Toscana 30.075. Mentre la Sicilia ha la richiesta di 420 mila caregiver: basta l'autocertifcazione per l'iscrizione, la posizione verrà vagliata al momento della vaccinazione. Decisamente più severo il Lazio che ammette come caregiver madre e padre di figli fragili fino a 16 anni, e quelli che accompagnano gli estremamente vulnerabili, i disabili gravi, le persone allettate. Insomma - sottolineano - «non il figlio che porta in giro la mamma di 90 anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA