Vaccini, a Bologna 300 bambini non in regola rischiano la sospensione da nidi e materne

Vaccini, a Bologna 300 bambini non in regola rischiano la sospensione da nidi e materne
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Lunedì 11 Marzo 2019, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 00:04

Trecento bambini non vaccinati rischiano la sospensione da nidi e scuole per l'infanzia a Bologna. Anche se slitta a domani il giorno in cui scattano le misure che impediscono la frequentazione degli asili ai bambini per cui le famiglie non hanno presentato il certificato di avvenuta vaccinazione, Bologna e Modena, tenendo fede al limite del 10 marzo, hanno monitorato la situazione. Sotto le Due Torri, su 8.000 bambini iscritti ai nidi e alle scuole d'infanzia, per circa 300 di loro oggi, dopo l'autocertificazione, non è stata consegnata alcuna documentazione aggiuntiva sui vaccini da parte dei genitori. Per questo, è risultato non in regola circa il 4% degli iscritti. A fornire questo dato è stato il Comune che da domani, alle famiglie, manderà una mail di avvertimento che potrebbe portare anche alla sospensione.

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Come previsto dalla Legge Lorenzin, infatti, senza la documentazione scattano le limitazioni. Il dato rilevato dall'area scuola dell'amministrazione bolognese 'tornà anche al direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Bologna Paolo Pandolfi. «Nella fascia d'età 0-6 anni - ha spiegato - su 34.500 bambini residenti nei 45 comuni coperti dalla nostra azienda sanitaria, 840 non ci risulterebbero in regola con i vaccini. Di questi, non tutti vanno a scuola. Noi abbiamo l'obbligo di analizzare tutti gli elenchi che riceviamo dai Comuni e dai presidi entro il 10 giugno. La sospensione è difficile che avvenga immediatamente, l'iter sanzionatorio ha dietro un grande lavoro amministrativo».

A Modena a fare il quadro della situazione è stata l'Ausl che, considerando l'attività del servizio di Pediatria di Comunità, in una nota ha stimato che vi siano ad oggi «poco più di 4.100 alunni che non sono ancora in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Di questi 600-650 minori che potrebbero essere esclusi da nidi e scuole dell'infanzia, mentre sono circa 350 i minori studenti di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado a rischio sanzione. I casi non in regola sono diminuiti del 68,5%, rispetto ai 13mila del 2017».

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