Quando sarò vaccinato? Dai tempi all'immunità, tutto quello che c'è da sapere

Quando sarò vaccinato? Dai tempi all'immunità, tutto quello che c'è da sapere
di Michela Allegri
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Sabato 10 Aprile 2021, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 13:58

L’obiettivo era quello di vaccinare tutti gli italiani entro fine luglio, ma la previsione più realistica, secondo le stime fatte da Bruxelles, è quella di una profilassi che in giugno avrà coperto l’Italia al 57 per cento. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è più ottimista: «Spero che per la fine dell’estate ogni italiano che vorrà potrà ricevere la vaccinazione: dobbiamo lavorare giorno e notte e avremo un percorso di graduale miglioramento. Non c’è una data X o un momento magico in cui scompaiono le misure e si tornerà come prima ma ci sarà gradualità», ha detto pochi giorni fa. All’inizio della settimana ha firmato un protocollo con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per accelerare sulle vaccinazioni in azienda. Non sarà obbligatorio, ma funzionerà con adesioni su base volontaria e non sarà previsto un requisito minimo di carattere dimensionale per le aziende: potranno candidarsi liberamente. Negli spazi messi a disposizione sarà possibile vaccinare solamente i lavoratori dipendenti.

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In generale, a minare la campagna vaccinale ci sono diverse variabili. Quella che pesa di più riguarda la disponibilità di fiale. L’Italia è in attesa di circa 50 milioni di dosi entro il 30 giugno, comprese 7 milioni di Johnson & Johnson, monodose. Finora - 10 aprile - sono stati vaccinati 12.509.898 italiani e, tra questi, solo 3.812.342 hanno ricevuto anche la seconda somministrazione. Secondo i calcoli, per raggiungere l’immunità di gregge è necessario somministrare 84.342.495 dosi, in modo da coprire il 70% della popolazione italiana. Secondo il ritmo attuale - senza tenere conto dei nuovi rifornimenti - servirebbero circa 10 mesi, quindi si arriverebbe almeno a febbraio 2022, e non alla fine dell’estate. Con le consegne previste entro giugno, però, la situazione dovrebbe migliorare, soprattutto grazie all’arrivo delle fiale monodose. A fare la differenza sarà quindi il ritmo delle somministrazioni: per il commissario Francesco Paolo Figliuolo l’obiettivo da raggiungere entro la fine di aprile è quello delle 500mila iniezioni al giorno.

Un numero ancora lontano: ieri sono state somministrate 291.157 dosi. Non siamo ancora arrivati nemmeno alle 300mila dosi che il commissario sperava di raggiungere a fine marzo.

 

A maggio 500.000 dosi

Con questo ritmo in crescendo, comunque, la soglia delle 500mila somministrazioni si potrebbe raggiungere entro l’inizio di maggio e, se non ci dovessero essere intoppi, la campagna vaccinale potrebbe procedere speditissima garantendo effettivamente il raggiungimento dell’immunità di gregge a fine agosto, con le ultime seconde dosi di AstraZeneca da somministrare in settembre ottobre. Ovviamente, per raggiungere questo livello di somministrazioni è necessario che praticamente nessuno rifiuti di ricevere l’immunizzazione e che le regioni rimaste più indietro nella campagna recuperino i ritardi accumulati.

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