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Scontri in autostrada, liberi due ultras della Roma: arresto non convalidato. Obbligo di firma e dimora per un altro tifoso

Scontri in autostrada, liberi due ultras della Roma: arresto non convalidato

Obbligo di firma e dimora per ultras giallorosso

Obbligo di firma e di dimora, da osservare a Roma, per l'ultrà giallorosso Martino Di Tosto. Lo ha deciso il giudice al termine dell'udienza di convalida dell'arresto ad Arezzo, la città dove il 43enne è stato arrestato per gli scontri fra tifosi in autostrada. Di Tosto era stato arrestato dopo essere rimasto ferito negli scontri.

Ultras romanista arrestato non risponde a Gip

L'ultrà romanista Martino Di Tosto arrestato per gli scontri fra tifosi in autostrada ad Arezzo si è avvalso della facoltà di non rispondere e quindi non è stato interrogato dal giudice Elena Pisto la quale si è ritirata in camera di consiglio per decidere sulla convalida dell'arresto. È quanto si apprende al tribunale di Arezzo nel corso dell'udienza di convalida, che si tiene a porte chiuse.

Di Tosto è difeso dall'avvocato Lorenzo Contucci di Roma che ha chiesto termini a difesa.

Arresto non convalidato: tornano liberi due ultras Roma

Tornano liberi Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, i due ultras della Roma arrestati ieri nell'ambito delle indagini relative agli scontri avvenuti domenica sulla A1. Il giudice per le direttissime della Capitale non ha infatti convalidato l'arresto non riconoscendo l'applicazione della flagranza differita in particolare sotto l'aspetto della necessità e urgenza. I due, difesi dall'avvocato Marco Bottaro, erano stati bloccati ieri dalla Digos a Roma. Il giudice ha disposto l'invio degli atti al pm, che aveva sollecitato il carcere per i due per l'accusa di rissa aggravata e che dovrà ora trasmetterli ad Arezzo.

I due erano stati arrestati sul luogo di lavoro dagli agenti, nella tarda mattinata di ieri. A Bigi, che lavora come idraulico, era stato sequestrato anche un coltello. Sul punto, nel corso di una breve dichiarazione spontanea, l'uomo ha detto che il «coltello lo aveva in tasca perché lo uso nel mio lavoro».

Identificate già 180 persone coinvolte negli scontri tra tifosi della Roma e del Napoli sull'autostrada A1. Le indagini proseguono in tutto il mondo ultras italiano. E sui social spuntano anche gli audio con il racconto delle tifoserie: «Erano lì pronti ad aspettarli», si sente in un messaggio vocale. Si moltiplicano le condanne del mondo politico, mentre i sindacati delle forze dell'ordine esprimono scetticismo sull'efficacia del Daspo. Piantedosi: «Tra domani e dopodomani avremo un incontro con i rappresentanti della Figc e della Lega calcio che già prelude ad una condivisione e ad una prospettiva di serietà e rigore nei confronti di questi fenomeni».

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