Uffizi, Corridoio Vasariano verso la rinascita: pronto bando europeo per il restyling. Apertura nel 2022

Uffizi, Corridoio Vasariano verso la rinascita: pronto bando europeo per il restyling. Apertura nel 2022
di Laura Larcan
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Martedì 21 Luglio 2020, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Il Corridoio Vasariano entra nel vivo della sua "rinascita", con l'ambizione di svelarsi al pubblico come l'aveva concepito Giorgio Vasari in veste di architetto alla corte dei Medici di Firenze nel 1565. La riapertura, dopo una burrascosa chiusura nel 2016 per le falle nel sistema di sicurezza, ha finalmente la sua tabella di marcia. È pronta, infatti, la gara pubblica per la realizzazione del progetto esecutivo di riapertura del Corridoio Vasariano delle Gallerie degli Uffizi. Il bando, accessibile a tutte le imprese europee, è online (la procedura, è gestita da Invitalia, la centrale di committenza del Mibact). Tempi tecnici alla mano, la scadenza alle domande è prevista per il 22 settembre e l'aggiudicazione, tra graduatorie e eventuali ricorsi, stimata con ottimismo per la fine del 2020. I lavori potrebbero così partire nelle prime settimane del 2021, e dureranno 18 mesi.
 

 

Con un costo complessivo di 10 milioni per il restyling (risorse già stanziate), il Corridoio Vasariano potrebbe riaprire tra l'estate e l'autunno del 2022. Un passaggio chiave, questo, che fa decollare tutto il processo di valorizzazione del complesso monumentale, slittato anche per la crisi del lockdown dettato dal Covid. Come spiega il soprintendente di Firenze Andrea Pessina:«Collegamento tra le due sponde dell'Arno, il Corridoio fu la geniale impresa architettonica del Vasari, testimonianza di un'opera impossibile, un percorso celato come nuova concezione del potere dei signori di Firenze».

Numeri alla mano, sono 760 i metri complessivi da Palazzo Vecchio a Pitti, solo 505 metri dagli Uffizi. Come dobbiamo aspettarci il Corridoio Vasariano? Il progetto già illustrato dal direttore Eike Schmidt un anno e mezzo fa, resta invariato. Pertanto, non ci saranno più gli autoritratti degli artisti, ma una sequenza di 73 finestre per altrettanti panorami aerei inediti di Firenze,  un repertorio di 30 statue antiche, iscrizioni romane, e sopratutto gli affreschi originali della bottega del Vasari, lasciati per decenni nell'oblio dei depositi. Se gli autoritratti saranno trasferiti al primo piano, nelle sale dove il cardinale Leopoldo iniziò la collezione (apertura a fine primavera, annuncia Schmidt), la vera quadreria saranno le 73 finestre (molte erano oscurate) su Firenze, accanto a due memoriali, uno sulla "notte dei ponti" del 4 agosto 1944 in cui i nazisti dustrussero una porzione di Corridoio, l'altro all'altezza di via dei Georgofili, sull'attentato mafioso del 27 maggio 1993. La nuova accessibilità dal loggiato degli Uffizi prevede un sistema integrato di rampe, pedane e ascensori, un nuovo impianto di climatizzazione e 5 uscite di sicurezza. Sarà a senso unico, in direzione delle due uscite verso i giardini di Boboli. 

Soddisfatto il Mibact.
Il Segretario Generale Salvatore Nastasi dichiara infatti: «Oggi si è compiuto un altro, importante, passo verso la piena valorizzazione del Corridoio Vasariano che permetterà di restituire ai fiorentini e al mondo intero una parte pregiata del nostro patrimonio culturale». 

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