Fermata una baby gang a Udine. Una banda, composta da minorenni, ritenuta responsabile di una serie di rapine, tentate rapine, atti persecutori e lesioni personali commessi ai danni di altri coetanei nel capoluogo udinese è stata individuata e bloccata dalla Polizia di Udine che ha eseguito 4 misure cautelari nei confronti di altrettanti minori all'esito dell'operazione Generazione Z.
Roma, risse, aggressioni e droga: l'incubo della baby gang di Casal Palocco
Gli episodi risalgono al periodo tra l'ottobre 2020 e il febbraio scorso e sono avvenuti per lo più in luoghi frequentati da ragazzi: fast food, giardini pubblici, stazione delle corriere e treni.
È lunga la serie di episodi di aggressioni e rapine contestato alla baby gang dalla Polizia di Udine. Il primo risale al 26 ottobre 2020, ed è avvenuto all'interno di un fast-food di Udine. Il gruppetto aveva accerchiato, strattonato e minacciato una vittima designata per impossessarsi dei panini che aveva appena acquistato, sottraendogli anche le scarpe e il cappellino che indossava. Il gruppo era entrato in azione di nuovo il 5 novembre in un parco comunale: aveva scelto una vittima, l'aveva accerchiata e intimorita, per poi strapparle una catenina dal collo, rivenduta subito dopo in un vicino compro-oro. Simile è stata anche l'aggressione commessa il 1 dicembre nella stazione delle autocorriere dove la gang aveva picchiato con sberle, pugni e calci un ragazzo, a cui aveva strappato dal collo una catenina, impossessandosi anche di un orecchino e del cellulare, prima di costringere il ragazzo, con calci e fare minaccioso, a salire su un autobus perché si allontanasse dal luogo dell'aggressione.
Treviso, accoltellata mentre fa jogging: Marta è fuori dal coma. La verità forse in un cellulare
In quell'occasione, uno degli indagati era risultato anche in possesso di un coltello a serramanico. Sempre nei pressi dell'autostazione la baby gang aveva preso di mira e molestato in più occasioni, tra dicembre e gennaio, una stessa persona, che dunque aveva cominciato a vivere in un persistente stato di paura. In una circostanza questa persona fu spintonata contro una delle vetrine della zona, bloccata e colpita al volto con un pugno obbligandola a consegnare il borsello di marca che aveva con se; una seconda volta fu minacciata con una pistola finta puntata alla tempia; una terza volta la persona fu colpita con un pugno al volto provocandole una contusione alla mandibola con una prognosi di 7 giorni, poiché si era rifiutata di commettere un furto di vestiti in un noto centro commerciale. Infine, il 9 febbraio scorso, a Udine, presso la stazione dei treni, la gang aveva accerchiato un altro ragazzo e minacciandolo pesantemente, lo avevano costretto a consegnare il monopattino su cui viaggiava e il denaro che aveva con sé.