Napoli, 16enne ucciso dopo tentata rapina. Il padre: «È stato giustiziato, non meritava di essere ammazzato»

Napoli, 16enne ucciso dopo tentata rapina. Il padre: «È stato giustiziato, non meritava di essere ammazzato»
di Leandro Del Gaudio e Giuseppe Crimaldi
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Domenica 1 Marzo 2020, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 09:05

Parla il padre di Ugo Russo, Vincenzo, il 16enne ferito nella notte a Santa Lucia, a Napolida un carabiniere libero dal servizio durante un tentativo di rapina. Il minore impugnava una replica di pistola in metallo, identica a quella vera. Il militare 23enne, che si è ritrovato l'arma puntata alla tempia attraverso il finestrino, non avrebbe forse potuto notarla e, terrorizzato in auto con la ragazza, si è qualificato prima di sparare tre colpi che hanno raggiunto il ragazzo alla testa e al torace.

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«Mio figlio è stato giustiziato - ha detto il genitore del ragazzo -. Ora voglio giustizia. Ho visto il corpo senza vita in obitorio, aveva un colpo al petto e un altro dietro la nuca. Qualunque cosa abbia fatto, non meritava di essere ammazzato».
 

 

«Il carabiniere gli ha sparato dietro alla testa, mentre Ugo stava scappando. Voleva ucciderlo. Quello non è un carabiniere, ma un criminale, perché ha voluto uccidere mio figlio - ha aggiunto -. Io non so se mio figlio stava rapinando quell'uomo. Ma questo vuol dire che chi fa una rapina può essere ucciso da un carabiniere? Se mio figlio se ne stava scappando, doveva sparare alle gambe o farlo fuggire. Il carabiniere ha voluto uccidere mio figlio Ugo, si è comportato come un criminale», ha concluso ancora il padre del giovane.
 

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