Finanziere uccide la moglie davanti alla figlia 11enne e poi si spara

Via Ivrea a Vigevano, luogo dell'omicidio-suicidio
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Giovedì 2 Maggio 2019, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 19:39

Ha ucciso la compagna praticamente sotto gli occhi della loro figlia dodicenne, rincorrendola in cortile con un coltello da cucina e accanendosi con almeno una decina di fendenti. Poi è andato in garage, si è seduto su una sedia e si è sparato un colpo di pistola al mento con la Beretta calibro 9 d'ordinanza. L'omicidio-suicidio è avvenuto ieri alle 22.45 in una villetta bifamiliare in via Ivrea 16 a Vigevano. Luca Adamo, 55 anni, appuntato scelto della Guardia di Finanza in servizio alla compagnia di Corsico (Milano), ha ucciso la donna con la quale conviveva fino a circa un mese fa, Erika Cavalli, 37 anni, agente immobiliare. 

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Quando sono arrivati i soccorritori, prima una volante del commissariato e poi i sanitari del 118, per entrambi non c'era più nulla da fare. È stata la figlia a telefonare ad amici di famiglia per chiedere aiuto, poi da loro è partita la chiamata al 112. I vicini parlano di una coppia normale, apparentemente senza problemi: «Erano molto legati, non li abbiamo mai sentiti litigare». Chi li conosceva riferisce però che lui era molto geloso. Dopo che la loro relazione era entrata in crisi, la donna se n'era andata da casa, trovandosi una sistemazione provvisoria in attesa di entrare, a giorni, in un bilocale che aveva preso in affitto in una frazione.

La figlia, che frequenta la prima media, era stata affidata al padre ed era rimasta nella casa di via Ivrea, nella stessa villetta in cui abitano anche i nonni materni. Ieri però era un giorno in cui era previsto che stesse con la madre, che al mattino era andata a prenderla. Dopo cena Erika Cavalli era tornata alla villetta proprio per riportarla al padre. Secondo una prima ricostruzione della polizia, all'improvviso tra l'uomo e la donna si è acceso un alterco. Lei deve aver compreso che la situazione stava sfuggendo di mano, accorgendosi forse che lui si era armato con un coltello da cucina: per questo sarebbe uscita, dirigendosi in cortile. Ma lui l'ha raggiunta e colpita almeno una decina di volte. Le ferite alla schiena sono state probabilmente le prime, inferte mentre cercava di scappare, seguite da numerose altre al torace.

A terra non è rimasto neanche moltissimo sangue: ad essere fatali sono state le lesioni interne. Poi l'uomo è andato in garage e si è tolto la vita. Una ricostruzione più precisa sarà possibile solo quando potrà essere sentita la figlia. Da via Ivrea è stata portata via in stato di forte choc. Sono stati attivati i servizi sociali e provvisoriamente è stata affidata a una coppia di amici, in attesa delle decisioni del Tribunale dei Minorenni. Non risulta che la vittima avesse sporto querele per violenze da parte del compagno, ma forse si sentiva minacciata perché nelle scorse settimane si era rivolta alle forze dell'ordine per avere un consiglio su come comportarsi.​

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