Zaia, nuova ordinanza sul virus: «Denuncia per chi rifiuta il ricovero»

Luca Zaia coronavirus
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Lunedì 6 Luglio 2020, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 07:26

Nuova stretta anti-coronavirus del governatore del Veneto Luca Zaiase vi è uscita dall'isolamento fiduciario, anche per soggetti negativi al tampone, la sanzione in Veneto è di 1.000 euro. A prevederlo è la nuova ordinanza regionale presentata dal presidente. Se la violazione riguarda il posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà pagare 1.000 euro per ciascun dipendente dell'azienda.

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Con le nuove disposizioni, inoltre, in Veneto l'azienda Ulss ha l'obbligo di denuncia e di comunicazione al sindaco, al Prefetto e alla polizia dei soggetti obbligati all'isolamento fiduciario, per eventuali controlli e misure cautelari. «Chiedo che a livello nazionale si possa portare al penale la violazione dell'isolamento fiduciario anche del negativo», ha sottolineato Zaia, illustrando la nuova ordinanza. «Mi aspetto - ha aggiunto - che sul ricovero coatto si provveda, e ne ho parlato con il ministro Speranza, a trovare la modalità con un decreto, in maniera che i sanitari decidano se provvedere all'isolamento fiduciario in casa, e se il caso è grave, di fare in modo di evitare di disperdere il virus sul territorio»

«Il Tso - ha sottolineato Zaia - non si fa solo per le malattie psichiatriche, lo si fa anche per epidemie o altre attività», che poi ha aggiunto: «Ho sentito il ministro Speranza venerdì e sabato scorsi. Lo ha dichiarato, e ha detto che condivide la posizione sul tema del ricovero, quando un cittadino ha l'obbligo di essere ricoverato e non può provvedere alle cure in sicurezza, i sanitari hanno l'obbligo di farlo».

Zaia ha aggiunto: «A noi interessa che il virus non si diffonda, e non è una questione di razzismo. Siccome il Veneto si è sempre dimostrato all'avanguardia, la nuova ordinanza è semplice da un lato perché comprensibile a chiunque ma, dall'altro, anche complicata perché bisognerà lavorare di più per limitare in più possibile i contagi».

«Un'ordinanza che prevede l'obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni per le persone entrate in contatto con cittadini positivi al tampone che tornano o arrivano da Paesi extra Schengen. Un isolamento previsto anche per le persone che rientrando in Veneto dall'estero, dai paesi "non sicuri" risulteranno avere una temperatura superiore a 37.5 gradi e difficoltà respiratorie. Le Ulss poi potranno disporre l'isolamento in strutture alberghiere o extra-ospedaliere nel caso in cui il soggetto positivo viva con i familiari in uno spazio ristretto». 

«Le novità più importanti riguardano i lavoratori delle aziende - ha spiegato Zaia - ci sarà l'obbligo di un doppio test del tampone per tutti i lavoratori che rientrano in Veneto dai Paesi esteri che non fanno parte della lista dei 36 Stati stabilita dalla Regione, in pratica dai paesi extra Ue. Inoltre, i lavoratori (e le badanti in primis) dovranno sottoporsi a un secondo tampone di accertamento, anche se il primo è risultato risultato negativo», ha spiegato.

«I cittadini non lavoratori che arriveranno in Veneto da un Paese non compreso nella lista dei 36 stati considerati non a rischi,o dovranno invece passare due settimane in isolamento obbligatorio. Le Ulss dovranno comunicare obbligatoriamente quali sono le persone in isolamento ai sindaci dei vari Comuni di residenza e alle Prefetture».

«Chi rifiuterà il ricovero ospedaliero dopo essere risultato positivo al test  e come richiesto dai sanitari sarà denunciato immediatamente all'autorità giudiziaria, ma l'ordinanza prevede anche una sanzione di mille euro anche per i lavoratori dell'azienda che si rifiuteranno di sottoporsi al tampone. Sanzioni previste anche per le aziende che non segnaleranno all'Ulss di competenza di avere dipendenti da sottoporre ai test perchè rientrati dall'estero.
Fino ad oggi, chi partiva e tornava in Veneto entro 120 ore di soggiorno, secondo il Dpcm in vigore, non veniva sottoposto alla quarantena, oggi con questa ordinanza risolviamo questo vulnus: anche chi rientra dopo u

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