LA DELIBERA È stata la giunta composta da Alessandro Darman e Danilo Fersuoch ad autorizzare il sindaco a presentare atto di denuncia querela nei confronti di questa turista bresciana «Per gli atti di diffamazione a mezzo Facebook perpetrati in questi giorni dalla stessa contro il Comune di Rocca Pietore e la sua comunità, con contestuale istanza risarcitoria». L'Amministrazione ha individuato l'avvocato Antonio Prade, con studio a Belluno, il legale cui affidare l'incarico per l'assistenza nella stesura e presentazione dell'atto e per il seguito di competenza quale parte offesa. Il post, si ricorderà, aveva suscitato mille e più commenti, in prevalenza di opposizione alla donna che scriveva «siete semplicemente indegni e indecenti. A tre mesi dalla frana e dalla devastazione pensate solo a prendere i soldi del parcheggio, del trenino estivo e a pulire per terra in paese, canyon chiuso e alberi sulle strade lasciati a remengo. Popolazione di lazzaroni e assistenzialisti. Ma piegate la schiena a lavorare, che vivete di questo e rendete il paradiso in cui state un inferno. Merde. E c'è gente che gli vuol pure dare soldi Per cosa, quando la mentalità è marcia».
LA PRESA DI POSIZIONE Un fiume in piena contro il quale si è alzato, proprio da Rocca Pietore, un urlo di autodifesa contro i cosiddetti leoni da tastiera.
I tanti, cioè, che si lanciano in critiche e insulti, spesso e volentieri anche molto pesanti e fuori luogo, pontificando su tutti e su tutto. Nasce così la campagna #jesuisrocca - #iosonorocca. «A seguito delle offese reiterate che abbiamo subito in questo periodo - spiega il gruppo consiliare di maggioranza Progetto Rocca Pietore - abbiamo pensato di creare #jesuisrocca. Questo vuol rappresentare tutte le popolazioni colpite dal maltempo e il nostro fermo no a chi usa il web per insultare gli altri». Un movimento, questo, che prende il nome rifacendosi a Je suis Charlie nato dopo l'attacco terroristico al giornale satirico Charlie Hebdo.
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