Trieste, rimosso lo striscione "Verità per Giulio Regeni" dal palazzo della Regione Fvg

Trieste, rimosso lo striscione "Verità per Giulio Regeni" dal palazzo della Regione Fvg
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Giovedì 20 Giugno 2019, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 20:36

Lo striscione giallo di Amnesty International con la scritta «Verità per Giulio Regeni» è stato rimosso dal palazzo della Regione Fvg, in piazza Unità d'Italia a Trieste, dove era stato esposto nel 2016 personalmente dalla allora presidente della Regione, Debora Serracchiani (Pd). Lo striscione è stato tolto per far spazio agli addobbi per il campionato calcistico europeo Under 21. Nessun commento sulla vicenda da parte della Regione.

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Lo striscione «Verità per Giulio Regeni» è stato spesso ragione di polemiche politiche in Friuli Venezia Giulia. Come nel caso in cui, una volta eletto il sindaco di centrodestra Roberto Dipiazza, lo striscione fu rimosso dal palazzo comunale dove lo aveva esposto la giunta precedente, di centro sinistra. Da quel momento, non è stato più rimesso.

Uno striscione identico era stato esposto - sempre durante l'amministrazione Serracchiani - anche sulla sede di Udine della Regione, dove è stato tolto già da tempo. Anche il sindaco di Udine, Matteo Fontanini, lo ha rimosso dal palazzo municipale, in occasione dell'avvio del campionato calcistico europeo Under 21, di recente. Fontanini, però, dopo polemiche, lo ha esposto nuovamente.

Fedriga: «Striscione nonsarà mai più esposto». Anticipando «le polemiche che continueranno a susseguirsi ad ogni batter di ciglio, comunico che lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione» Fvg. Lo scrive in una nota il governatore Fvg Fedriga, riferendosi alla rimozione dello striscione su Regeni dal palazzo della Regione in piazza Unità d'Italia. «Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell'agone politico la morte di un ragazzo».

«Evidentemente questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche», prosegue Fedriga. «Ricordo,ad esempio quando lo striscione è stato rimosso per qualche giorno su richiesta di una produzione cinematografica; sempre in simili circostanze, altre polemiche sono state fomentate perché la riaffissione è avvenuta con poche ore di ritardo rispetto alla fine delle riprese stesse. Oggi arriva l'ennesima pretestuosa provocazione, in conseguenza della nostra decisione di addobbare il palazzo per gli europei under 21 che si tengono» in Fvg. «Perfino la UEFA mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto. Evidentemente - conclude il Governatore - la mia attenzione per non urtare le sensibilità non ha pagato, e ci si sente pertanto legittimati a imporre con atteggiamenti prevaricatori cosa deve o non deve fare la Regione».

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