Milano, corsa alla tomba di pregio: acquistata una al Monumentale per un milione di euro

Milano, corsa alla tomba di pregio: acquistata una al Monumentale per un milione di euro
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 18:09

A Milano è corsa alla tomba di pregio. Un milione di euro per assicurarsi il riposo eterno, anzi per 99 anni, in una delle edicole del cimitero Monumentale del capoluogo meneghino: tanto è stato offerto da chi ha partecipato alla prima asta pubblica organizzata dal Comune per assegnare ai migliori offerenti, per una concessione che durerà 99 anni, quattro monumenti funebri, che si sono liberati all'interno di quello che è un vero e proprio museo a cielo aperto.

I milanesi illustri sepolti al Monumentale

Al cimitero Monumentale di Milano, realizzato negli anni '60 del 1800 su progetto dell'architetto Carlo Maciachini, riposano infatti i milanesi illustri, primo su tutti Alessandro Manzoni, sepolto nel Famedio, insieme a Carlo Cattaneo, Luca Beltrami, Salvatore Quasimodo, per citarne solo alcuni.

Anche Carla Fracci, l'étoile scomparsa lo scorso maggio, riposerà presto nel tempio dei personaggi illustri e insieme a lei saranno iscritti al Famedio anche Gino Strada e Franco Battiato.

In questo cimitero hanno poi la tomba alcune delle famiglie più note della borghesia industriale cittadina, dai Falck, ai Bocconi, fondatori della omonima università, dai Campari fino a Motta, il re del panettone e a Pirelli.

Gli architetti delle tombe

A realizzare questi imponenti monumenti funebri sono stati, negli anni, gli architetti più famosi: da Luca Beltrami che negli anni '20 del Novecento ha progettato l'edicola Pirelli, a Piero Portaluppi che nel 1941 ha progettato quella della famiglia Girola, mentre Gio Ponti ha firmato la tomba dei Borletti, industriali milanesi.

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Le offerte milionarie

È degli ultimi giorni la notizia che nuove famiglie hanno speso cifre da capogiro per comprarsi un posto in paradiso tra questi nomi facoltosi, a suon di offerte milionarie. I quattro monumenti, le cosiddette edicole, battuti all'asta per un totale di 2,6 milioni di euro, appartenevano alle famiglie Pozzi, Valdani, Coulliaux e Bardelli: sono state 15 le offerte presentate complessivamente da sette partecipanti.

L'offerta più alta è arrivata per l'edicola ex Pozzi, che partiva da una basa d'asta di 678 mila euro, che è stata aggiudicata per ben 1 milione di euro. È stata invece di 926 mila euro la migliore offerta per l'ex edicola della famiglia Valdani con base d'asta 388mila euro, 502mila euro sono stati offerti per l'edicola che era della famiglia Coulliaux con base d'asta di 287mila euro, mentre per l'edicola della famiglia Bardelli la migliore offerta è stata di 155 mila euro.

Caccia alle tombe abbandonate

Gli interventi di restauro non sono compresi

Chi ha vinto l'asta e si è aggiudicato una delle cappelle di pregio dovrà farsi carico degli interventi di restauro di manutenzione e a sorvegliare su tutto ci sarà l'occhio vigile della soprintendenza. È la prima volta che il Comune decide di assegnare le tombe con il meccanismo dell'asta pubblica, già utilizza per gli spazi commerciali in Galleria Vittorio Emanuele II: prima l'assegnazione avveniva per scorrimento di una graduatoria. All'asta possono comunque partecipare coloro che si trovano in graduatoria, che hanno il diritto di prelazione.

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