Concerti, mega multa a Ticketone. L'Antitrust: abuso di posizione dominante. Sfida (al femminile) al gigante degli eventi live

Concerti, mega multa a Ticketone. L'Antitrust: abuso di posizione dominante. Sfida (al femminile) al gigante degli eventi live
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Martedì 19 Gennaio 2021, 10:23 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Come nella migliore epica, Davide vince (ancora) contro Golia. E stavolta vale doppio perchè Davide è pure donna. L’antitrust ha multato per oltre 10 milioni di euro il gruppo CTS Eventim-TicketOne per abuso di posizione dominante.

Secondo l'Autorità, il gruppo, che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera attraverso TicketOne, ha attuato «una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera». A gioire di questa decisione c’è Valeria Arzenton di Zed Live, al quale fanno capo palazzetti per spettacoli dal vivo sparsi in tutto il nord est e che ha ‘osato’ cercare la strada per una vendita di biglietti indipendente dalla potente Ticketone.

In pratica l’Antitrust ha detto che la strategia attuata da TicketOne, che ha già annunciato il ricorso al Tar, «certi che la sentenza verrà ribaltata», si articola in una serie di condotte che consistono nella stipula di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, nelle acquisizioni dei promoter nazionali Di and Gi Srl, Friends & Partners SpA, Vertigo Srl e Vivo Concerti Srl, nell'imposizione dell'esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boicottaggio nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing.

L'attuazione della strategia abusiva del gruppo, sottolinea ancora il Garante, ha danneggiato anche i consumatori perché l'impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti.


«Prendo atto della decisione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato che nella sostanza conferma quanto abbiamo sostenuto per anni - sostiene Valeria Arzenton -. Il provvedimento comunicato oggi conferma la veridicità di tutto quanto da me lamentato, dalle pressioni ai boicottaggi. Inoltre rappresenta un caposaldo per tutto il settore perché va nella direzione di una generale apertura del mercato, superando logiche e consuetudini consolidate che non facevano bene alla libera iniziativa e all'intraprendenza». Per Valeria Arzenton questa sentenza «è anche un messaggio di grande valore per tutte le donne: nel settore dell’entertainment rimaniamo un’esigua minoranza ma l'esito di questa lunga vicenda dimostra che con coraggio e voglia di fare si possono rimuovere gli ostacoli all'iniziativa femminile».

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