Chiesta archiviazione per imam genovesi indagati per terrorismo

Chiesta archiviazione per imam genovesi indagati per terrorismo
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Mercoledì 16 Gennaio 2019, 21:12
Il pubblico ministero Federico Manotti ha chiesto l'archiviazione per i tre imam indagati a Genova nel 2016 per terrorismo, insieme ad altre 10 persone, nell'ambito dell'inchiesta che aveva portato all'arresto di Mahmoud Jirad, il siriano che voleva tornare in Siria per combattere con l'Isis contro Assad. Jirad è stato già condannato dai giudici milanesi. Nell'indagine genovese erano finiti l'imam albanese, Bledar Brestha, 36 anni, predicatore del centro 'Al Fajer' di piazza Durazzo. Per gli investigatori era lui il punto di contatto con il giovane siriano. E poi, l'imam Mohamed Naji, 35 anni, marocchino che secondo la procura avrebbe abbracciato l'estremismo islamico creando la nuova moschea a Sampierdarena, schermata e con parola d'ordine, dove lo stesso ragazzo venne ospitato durante i suoi soggiorni in Liguria. Il terzo imam indagato era Mohamed Alì Othman, tunisino di 25 anni che guidava la moschea di via Castelli.


I TRE LIBICI
Nell'inchiesta erano finiti, tra gli altri, anche tre libici sbarcati nel porto di Genova su suv di dubbia provenienza (gli inquirenti ipotizzarono fossero stati rubati dai depositi del governo destituito) e con foto inneggianti alla jihad sul cellulare.
I tre vennero scarcerati dopo alcune settimane. Per il pm della procura distrettuale antimafia e antiterrorismo anche se gli odierni indagati si caratterizzano per un convincimento dottrinale che si pone in una «zona limite, tra la legittima libertà di professione di fede e i comportamenti potenzialmente pericolosi per la nostra collettività», gli elementi di prova raccolti non sono sufficienti. La richiesta è adesso al vaglio del gip Claudio Siclari che dovrà decidere se accoglierla o meno. 
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