Tav, ripartono i lavori in Italia dopo tre anni. Radicova: «Ora accelerare i tempi»

Tav, ripartono i lavori in Italia dopo tre anni. Radicova: «Ora accelerare i tempi»
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Mercoledì 11 Dicembre 2019, 20:23

Tav, ripartono in Valle di Susa i lavori della Torino-Lione. A quasi tre anni dal completamento dei 7.020 metri del cunicolo esplorativo della Maddalena, e dopo «18 mesi persi per il governo italiano», come ha ricordato la Coordinatrice del Corridoio Mediterraneo Iveta Radicova, nei primi mesi del 2020 partiranno i lavori per la realizzazione delle nicchie della galleria. L'annuncio in occasione della Commissione intergovernativa, tornata a riunirsi a Torino un anno dopo l'ultimo incontro. «Il cantiere di Chiomonte sta seguendo il calendario previsto», rassicura Mario Virano, direttore generale di Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare e poi di gestire la nuova linea ferroviaria, ma la Radicova invita tutti «a mettersi all'opera e ad accelerare» per un'infrastruttura che resta «una priorità dell'Unione Europa».

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«Abbiamo un debito con le generazioni future e dobbiamo iniziare a pagarlo. Chiedo quindi ai governi, a tutti i livelli, di essere responsabili», è l'appello della Radicova, che conferma anche l'impegno dell'Europa a finanziare il 55% della Torino-Lione. «Non abbiamo cambiato idea», sottolinea l'ex primo ministro della Slovacchia, che chiede di «non mescolare aspetti tecnici e politici dell'opera». E ricorda, a sostegno dell'importanza di realizzarla, «ragioni economiche e ambientali». «Se vogliamo che l'economia cresca dobbiamo garantire la mobilità di persone, merci, servizi e capitali - sottolinea - Quanto all'ambiente, se la Svizzera ha costruito un tunnel (il Gottardo, ndr) uno dei motivi è proprio di carattere ambientale.

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Si parla tanto dei cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento: una delle soluzioni consiste nello spostare il traffico dalla gomma alla rotaia. A beneficio del territorio e dei cittadini». Annuisce, accanto alla Radicova, Virano, domani a Parigi per il consiglio d'amministrazione di Telt che, oltre all'attribuzione dei lavori per le nicchie di interscambio nella galleria di Chiomonte (valore 40 milioni di euro) darà il via ai capitolati per 2,3 miliardi di euro di lavori sul versante francese. I capitolati per il tunnel di base in Italia, due lotti del valore complessivo di un miliardo di euro, saranno inviati nei prossimi mesi. La direzione Lavori Italia (valore 20 milioni) è stata assegnata al raggruppamento italo-franco-svizzero Italferr, Systra, Setec e Pini Swiss. «Il 92% degli impegni previsti per quest'anno sono stati rispettati e, considerando che il 2019 non è ancora finito, contiamo di migliorare ancora», osserva Virano, che scherza con la Radicova sull'entrata in funzione della nuova linea ad Alta Velocità. «Il 2030, pomeriggio...», dice alla Coordinatrice del Corridoio Mediterraneo che ricordava la necessità di rispettare gli impegni.

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Una richiesta, quella della Radicova, che la Regione Piemonte accoglie annunciando la costituzione di un Comitato di Pilotaggio. «Abbiamo 41 milioni di opere di accompagnamento, stanziati dal Cipe nel 2017, che non possono partire - ricorda il governatore Alberto Cirio - perché manca l'interlocuzione con l'Osservatorio». Colpa della «inerzia del governo», che da febbraio non nomina il commissario di governo per la Torino-Lione. «Contiamo di costituirlo entro gennaio - prosegue Cirio - per dimostrare la volontà assoluta della Regione Piemonte di fare l'opera. E per consentire ai Comuni di spendere le risorse già stanziate». Le lettere con cui la Regione chiede agli enti interessati di nominare i propri rappresentanti nel nuovo organismo sono già partite.

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