Dal cenone con il green pass ai nastrini sul polso: le ordinanze anti-Covid (spesso bizzarre) dei sindaci

Dove non arriva il Governo, intervengono i sindaci. Ecco come stanno provando a contenere i contagi

Dal cenone con il green pass ai nastrini sul polso: le ordinanze anti-Covid (spesso bizzarre) dei sindaci
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 10:52

Al pranzo di Natale con amici e parenti ci si può andare solo se in possesso del Green Pass e i trasgressori rischiano fino a tre mesi di carcere. Lo ha stabilito il sindaco di Palau, in Gallura, che ha deciso con un po' di fantasia di metterci del suo per contere l'impennata di contagi. Ma è solo l'ultima, delle tante ordinanze che i sindaci di tutta Italia hanno preso e prenderanno per integrare le disposizioni anti-Covid del Governo.

Dal Green Pass al nastrino, le idee dei sindaci

Giovedì il Consiglio dei Ministri comunicherà le decisioni per contenere il virus. Il tampone ai vaccinati per partecipare agli eventi è un'ipotesi che questa mattina il Premier Mario Draghi in conferenza stampa non ha escluso. Ma dove non arrivano le disposizioni del governo, ci pensano i sindaci, che hanno poteri eccezionali dall'inizio della pandemia, nel marzo del 2020. 

Detto del Green Pass per i cenoni a casa necessario in Gallura, al quale aveva pensato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella («agire prima che sia tardi»), interessante è anche l'idea per i mercatini di Natale "Covid free". A Trento, Bolzano e Rovereto, si può accedere solo se in possesso di un braccialetto speciale, ogni giorno di un colore diverso. Gli addetti alla sicurezza, una volta controllati i certificati verdi, consegnano dei nastrini colorati

A Padova fino al 31 dicembre non si potranno fare manifestazioni no green pass nel centro storico. Sulla stessa linea anche Trieste e Gorizia. A L'Aquila il sindaco ha vietato la somministrazione e il consumo di bevande alcoliche su tutto il territorio comunale dalle ore 15 alle 24 del 24 dicembre, fatta eccezione per il servizio al tavolo da svolgere esclusivamente all'interno dei locali. I super classici sono le chiusure o il filtraggio delle strade ad alto traffico pedonale e la cancellazione degli eventi. Concerti, fiere, raduni: uno dopo l'altro stanno cadendo in tutta Italia in nome della salvaguardia. Il premio per "il più cattivo" va al sindaco di Nicolosi, nel catanese, che ha sancito un mini lockdown.

Ai piani alti sperano di non doverlo imitare.

Perché i sindaci possono decidere

La decisione di attribuire poteri speciali ai sindaci è stata presa dal Governo Conte bis. Molte volte gli emendamenti dei sindaci fanno da apripista a decisioni prese poi dalla cabina di regia nazionale. Una sorta di "esperimento sociale" per monitorare gli effetti e avere riscontri. E' successo anche per il reintegro delle mascherine all'aperto. Hanno cominciato i sindaci, domani le disporrà anche palazzo Chigi.

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