Milano, tre ragazzini si lanciano nel vuoto in poche ore: aperta un'inchiesta

Milano, tre ragazzini si lanciano nel vuoto in poche ore: ipotesi sfida social, aperta un'inchiesta
di Michela Allegri
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Martedì 14 Settembre 2021, 22:19 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 08:28

Allarme suicidi a Milano, nel primo giorno del nuovo anno scolastico. I protagonisti, ancora una volta, sono giovanissimi. Lunedì, nel capoluogo lombardo, in meno di dodici ore, tre adolescenti si sono gettati nel vuoto. Due di loro sono morti, avevano entrambi quindici anni. La terza, una dodicenne, è ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Sul caso indaga la Procura di Milano, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Per gli inquirenti si tratta di una coincidenza inquietante, tanto che verranno fatte verifiche per accertarsi che i tre eventi non siano collegati tra loro. Per il momento, comunque, sarebbero esclusi legami tra i tre ragazzini. A indagare sarà un unico magistrato, che era di turno esterno. Verranno acquisiti i cellulari delle vittime e verranno passati al setaccio chat e social network, per verificare se, come accaduto in passato, i teenager stessero partecipando a challenge pericolose e potenzialmente mortali. I casi sono stati segnalati anche alla Procura dei minori.

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LE TRAGEDIE
Il primo allarme è stato dato verso le sette di mattina a Bollate, nel Milanese.

Una quindicenne è precipitata dal balcone al settimo piano dell’appartamento in cui viveva con i genitori. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi, ma i tentativi di rianimazione dei paramedici non sono serviti: le lesioni della ragazzina erano troppo gravi. Per il momento non sembrano esserci dubbi sulla dinamica: si sarebbe trattato di un gesto volontario, come hanno raccontato alcuni testimoni. I motivi, però, sono ancora da chiarire.

Nemmeno un’ora dopo, l’ambulanza è stata chiamata d’urgenza in zona Cenisio. Una ragazzina, che avrebbe dovuto iniziare la seconda media, è caduta dalla finestra di casa. Anche in questo caso un passante ha parlato di gesto volontario: l’avrebbe vista mentre si lanciava nel vuoto dal quarto piano. Non ha perso la vita: i soccorsi sono riusciti a rianimarla, ma ora si trova ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale Niguarda, nel reparto di neurochirurgia.

Nel pomeriggio, un’altra tragedia. Un quindicenne di origine cinese, in zona Comasina, è precipitato dal balcone al dodicesimo piano del condominio in cui abitava con la famiglia. L’adolescente è morto sul colpo. I genitori sono stati ascoltati dagli inquirenti, ma probabilmente dovranno essere nuovamente sentiti con l’aiuto di un interprete, perché non parlano bene l’italiano.

I DATI
L’allarme non riguarda solo il capoluogo lombardo. I dati diffusi dall’Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF - Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, pubblicati il 10 settembre in occasione del World Suicide Prevention Day, sono preoccupanti: si parla di un suicidio ogni 12 ore. In maggio si è registrato il numero più alto di gesti estremi: 84, quasi tre al giorno.

In questi anni il suicidio è stato riconosciuto come la seconda causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, mentre l’autolesionismo colpisce in Europa circa un adolescente su 5. Dati che sono ulteriormente peggiorati con la pandemia e con i periodi di restrizione e di isolamento dovuti al Covid, che hanno avuto un grande impatto su giovani e giovanissimi, con un aumento esponenziale delle richieste di assistenza.
 

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