Nelle regioni gialle, praticamente tutto il Centro-nord eccetto la Valle d’Aosta, c’è un taglio drastico delle autocertificazioni necessarie per gli spostamenti. Da domani si viaggerà liberamente anche se bisognerà tenere conto del coprifuoco alle 22. Discorso differente se la destinazione o il luogo di partenza è in una delle cinque regioni ancora arancioni, vale a dire Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta (o in Sardegna, unica zona ancora rossa). Gli spostamenti sono consentiti solo presentando il “certificato verde”, che si ottiene se si è vaccinati (sono 5 milioni gli italiani che hanno ricevuto prima e seconda dose), si è guariti dal Covid o si è eseguito un tampone nelle ultime 48 ore con esito negativo. All’interno delle Regioni gialle, inoltre, è possibile anche in quattro persone andare a trovare amici e parenti in un’altra casa.
POSSO ANDAR A TROVARE AMICI E PARENTI?
Partiamo proprio dalle nuove regole che consentono di raggiungere un’abitazione differente dalla propria.
QUALI REGOLE VALGONO PER LE SECONDE CASE?
Si possono raggiungere le seconde case in regioni gialle e arancioni, si possono portare familiari o amici ma non più di 4. Discorso differente per le seconde case in regioni in zona rossa (di fatto solo la Sardegna): possono essere raggiunte ma solo da un nucleo familiare.
COME POSSO VIAGGIARE DA UNA REGIONE ALL’ALTRA?
Bene, ma davvero finalmente da Milano posso andare a Roma, da Viterbo a Rovigo, da Torino a Senigallia anche senza motivi legati al lavoro o alla salute? Sì. Spiegano le Domande e risposte del Governo: «Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla». Va ricordato che attualmente nessuna Regione italiana è in fascia bianca, vale a dire con il livello più basso di limitazioni (lo è stata in passato la Sardegna che però ora è rossa).
COME FUNZIONA IL PASS VERDE?
E se il mio viaggio interessa una Regione rossa o arancione? Qui entra in gioco il “green pass” o, più semplicemente, il “certificato verde”. Si legge sul sito del Governo: «Il decreto prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette “certificazioni verdi Covid-19”, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea». Chiaro, dunque: o vaccinazione completata, o malattia superata, o tampone (molecolare o antigenico) eseguito nelle ultime 48 ore. Resta valido fino al 31 luglio (ma a metà maggio ci sarà una verifica) il coprifuoco alle 22. Insomma, l’autocertificazione non è ancora sparita del tutto.